Pensiero del giorno – William Blake e l’eternità

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    “Vedere il mondo in un granello di sabbia e il cielo in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora”.

    L’interpretazione che do a questa poesia del poeta, pittore e incisore William Blake è che il mondo si presenta come lo percepiamo.

    Un granello di sabbia può apparire come un minuscolo frammento di materia oppure come l’infinitesima parte di una visione più grande.

    Così il fiore di campo, per sua natura semplice e modesto, per un cuore attento può riflettere il cielo.

    Se non abbiamo gli occhi e la mente rivolti a pensieri superiori, non potremo vedere l’infinito nell’espressione della materia.

    La mano, che è una parte del nostro corpo volta, più che altro, a svolgere azioni materiali, può ugualmente accarezzare un bambino, muoversi nella danza, suonare con delicatezza uno strumento musicale, scrivere una poesia.

    E’il nostro modo di valutare che dà significato alle azioni più diverse.

    Così è per il tempo. Quanto intensamente viviamo il tempo? Il tempo dell’anima non ha lancette che scandiscano le ore, i minuti o i secondi.

    Il tempo dell’anima è infinito ed eterno.

    Quando un uomo dice di non credere in Dio, di non credere allo spirito, fa un torto a se stesso come entità suscettibile di sensazioni, di emozioni, di percezioni e intuizioni, qualità dell’anima e dello spirito che rendono la sua personalità multidimensionale e divina.

    Maria Rosaria Fortini

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