Città dell’Altra Economia. Irregolarità e subaffitti: a rischio la concessione

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    Scatta il procedimento di decadenza della concessione della sede di Testaccio per la Città dell’Altra Economia. L’area di 13 mila metri cubi comprende un supermercato bio,  il Cafè Boario, il ristorante Stazione di Posta e il laboratorio culturale “Tana libera tutti.

    Ad innescare questa situazione è stata una serie di subaffitti vietati dalla convenzione (contratto del 31 luglio 2012)  stipulata tra Campidoglio e consorzio Cae. L’articolo 11 della convenzione non è stato rispettato. Spazi e servizi non risultano gestiti dalla Cae, tra il 2014 e il 2015, alla quale erano stati affidati dal Comune, ma da altri tre soggetti.

    Molte sono le irregolarità portate alla luce in occasione di controlli avvenuti durante il Natale di Roma. Durante la manifestazione “Eterna 2016”, durata cinque giorni, è stato possibile ricostruire un duplice subaffitto.

    Il consorzio ha dato in locazione per 6 mila euro gli spazi, il contratto viene sottoscritto da Marco Acciari, dipendente del segretariato generale della Regione, quindi la Palio di Roma ha incaricato Vinoforum Eventi di portare 40 camion bar. Le postazioni, a loro volta, vengono vendute a 800 euro per un totale di 32 mila euro, da dividere tra Palio di Roma e Vinoforum.

    25 aprile. Un ispeziona a sorpresa ha rivelato 41 chioschi su ruote e 17 stand  non autorizzati, a queste anomalie si aggiungono concerti per i quali era stato solo richiesto il parere del dipartimento Cultura del Comune, non sufficiente per la legittimazione.

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