Colosseo vandali in azione: scritte su un pilastro

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    Colosseo – Due scritte con vernice nera sono state trovate oggi su un pilastro del Colosseo, dal lato dell’ingresso della metropolitana. Sulla semicolonna è stato scritto “Balto” e “Morte”. Sulla vicenda sono in corso indagini del commissariato di polizia Celio. Gli investigatori stanno vagliando le telecamere di videosorveglianza per risalire al responsabile dell’atto vandalico.

    Colosseo, le parole del ministro Franceschini

    “Il gesto vandalico di oggi al Colosseo e’ un autentico sfregio a un monumento simbolo del patrimonio culturale mondiale. Alla prevenzione sempre necessaria per impedire ogni danno ai beni storici, artistici e archeologici si devono affiancare pene piu’ severe per chi compie simili gesti, cosi’ come previsto dal disegno di legge delega approvato lo scorso 23 dicembre dal Governo che introduce, tra l’altro, specifiche fattispecie di reato per il deturpamento, il danneggiamento e l’imbrattamento di beni culturali e paesaggistici. Auspico che il Parlamento concluda quanto prima l’esame del provvedimento per arrivare in tempi brevi alla sua definitiva approvazione”.

    Cosi’ il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ricordando i contenuti del provvedimento del governo che introduce un sistema sanzionatorio improntato a una maggiore severita’ per chi commette delitti contro il patrimonio culturale. Per chi deturpa o imbratta i beni culturali le norme, ora all’esame del parlamento, raddoppiano le pene da un minimo di un anno a un massimo di 5 anni di reclusione.

    Colosseo, allarme e guardia notturna contro intrusi

    Un anello che gira tutto intorno al Colosseo dotato di un sistema di allarme che possa impedire nuove intrusioni all’interno del monumento, integrato anche da un servizio di guardia notturno. Dopo l’ennesimo episodio che la notte scorsa ha visto entrare nell’Anfiteatro Flavio due persone, il soprintendente Francesco Prosperetti e’ risoluto a portare avanti un progetto “che abbiamo allo studio da mesi, ma che non e’ di facile attuazione”.

    E sulle scritte apparse questa mattina sulle colonne del Colosseo, Prosperetti spiega all’agenzia Dire che “il dilemma su chi sia stato, se i due giovani brasiliani o addirittura altri, sara’ presto risolto perche’ le forze dell’ordine potranno visionare l’impianto video che il Comune di Roma. In ogni caso, i restauratori sono gia’ all’opera per rimuovere le scritte”. Ma il punto per il soprintendente resta la sicurezza del monumento e la necessita’ di “evitare questo tipo di incidenti. Ci preoccupa che questi eventi diventino una specie di gioco, che si scateni una gara”.

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    Ecco perche’ “ho preso contatti con la Prefettura, chiedendo un incontro con il coordinamento interforze, esercito, polizia e carabinieri, per capire quali misure adottare. Da qualche mese, da quando cioe’ il cantiere che circondava il Colosseo e’ stato rimosso, ci domandiamo come impedire questi episodi”. La soluzione, pero’, “non e’ facile”, ammette Prosperetti: “La nostra idea e’ istituire una zona ad anello nelle ore di chiusura del monumento che sia presidiata da un sistema di allarme antintrusione, ma il problema e’ distinguere l’intrusione umana da quella di un animale, perche’ altrimenti basta un gatto a far scattare l’allarme”.

    Al momento la Soprintendenza ha analizzato vari sistemi di sicurezza, “tuttavia la soluzione non e’ semplicissima. Abbiamo pensato allora di unire piu’ sistemi. E’ un progetto a cui stiamo lavorando, anche se al momento non e’ ancora risolto. Stiamo pensando a integrare il sistema elettronico con un servizio di vigilanza privato. Ma prima- precisa- voglio confrontarmi con la Prefettura”. Al momento, “all’interno del Colosseo non c’e’ un servizio di sicurezza notturno, non abbiamo abbastanza personale per farlo”, ricorda il soprintendente. “Abbiamo un presidio che ha sede al Palatino, ma si tratta di una sala regia che interviene quando accade qualcosa, cosí come e’ successo questa notte”.

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