IDI, ANMIRS: Medici proclamano stato di agitazione

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    Ospedale IDI

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    “I medici degli ospedali Idi, San Carlo di Nancy e Villa Paola di Capranica, riuniti oggi in assemblee all’interno dei tre presidi, hanno proclamato all’unanimità lo stato di agitazione”. Lo comunica, in una nota, l’ANMIRS, Associazione Nazionale Medici Istituti Religiosi Spedalieri.

    “La decisione –prosegue la nota- è stata presa visti gli sviluppi della trattativa per il passaggio di proprietà del Gruppo Idi che sta assumendo sempre più i connotati di una confusionaria negoziazione dove non sempre si capisce chi siano gli interlocutori e quali interessi rappresentino”.

    “La proposta che ci è stata presentata prevede tra le altre cose la cessione del San Carlo ad un privato con passaggi poco chiari e trasparenti. Senza contare che tale operazione metterebbe a rischio  l’equiparazione dei titoli e dei servizi dei medici nei confronti dei colleghi del servizio sanitario pubblico. A ciò si aggiunga  che se da un lato a tutti i medici del Gruppo Idi  vengono chiesti nuovi sacrifici –come se quelli portati avanti sino ad ora non fossero già sufficienti – dall’altro l’amministrazione continua a rimandare il pagamento degli stipendi ai camici bianchi, nonostante le promesse e gli impegni assunti in precedenza”.

    “In questo quadro desolante ci domandiamo quale sia stato fino ad oggi l’apporto dato dal cardinal Versaldi e dai suoi uffici, e quale sia stato quello della struttura commissariale del Gruppo, considerato che l’indebitamento dell’Idi è aumentato, senza che siano state poste le basi per un rilancio delle strutture.  Al tempo stesso dobbiamo constatare il totale disinteresse della Regione Lazio per il futuro di una delle eccellenze del proprio sistema assistenziale, disattendendo le promesse fatte ai sindacati in campagna elettorale. Non vorremmo che dietro a questo atteggiamento ci fosse un interesse ad abbandonare al proprio destino l’Idi, seguendo una mera logica ragionieristica.

    Come più volte ribadito l’ANMIRS è pronta a battersi in ogni sede per garantire i propri iscritti e tutti i dipendenti” –conclude il comunicato.

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