Roma, Fori accessibili anche ai disabili grazie a ‘Senza barrierè’.

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    Fori Imperiali

    Fori Imperiali

    Far si che un sito archeologico, frutto di scavi, diventi accessibile a tutti. È questo l’obiettivo del primo circuito ‘Senza barrierè che si è inaugurato oggi al Foro Romano e che completa il percorso attraverso l’area pubblica della Roma antica per una lunghezza di 1,5 chilometri.

    Un tracciato, frutto di un progetto di accessibilità avviato nel 2010 e messo in cantiere nel 2014 dalla soprintendenza speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma, e curato per la parte progettuale dall’architetto Maria Grazia Filetici, e per la parte archeologica da Tiziana Ceccarini, con la collaborazione esterna dell’Università di Siena e del Politecnico di Milano.

    Le opere edili, realizzate con materiali e tecniche compatibili a un sito archeologico, sono state eseguite dalla Archires – Gruppo Sorgente S.r.l. L’apertura al pubblico è prevista per domani, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. «Il senso di questa operazione – spiega il soprintendente Francesco Prosperetti – va al di là dell’offrire un percorso ai disabili.

    Si tratta di un percorso senza barriere, aperto a tutti, offrendo la possibilità di muoversi tranquillamente in un sito archeologico straordinario come sono i fori, ammirando i monumenti e le bellezze che contengono, senza doversi preoccupare di guardare dove si mettono i piedi e senza correre il rischio di inciampare. Lo si può vivere anche come una semplice passeggiata». A questo proposito Prosperetti ha ricordato il caso di una turista che è inciampata, si è rotta un braccio e ha chiesto i risarcimenti alla soprintendenza. «Adesso si potranno visitare i Fori anche con i tacchi a spillo», ha scherzato il soprintendente, spiegando che presto il percorso ‘senza barrierè si estenderà anche al Palatino, coprendo così la maggior parte dell’area archeologica centrale di Roma.

    Al nuovo percorso si accede al livello di via dei Fori Imperiali grazie a un ascensore, e giunti al livello ‘archeologicò, si percorre senza barriere un tracciato che costeggia la Via Sacra, ma che si allontana da essa per entrare dentro monumenti come la Casa delle Vestali, il tempio di Romolo, il Lacus Iuturnae, la panoramica del tempio di Anonino e Faustina, il portico di Nerone, fino alla grande piazza del Foro, e si ricongiunge con quelli preesistenti che raggiungono la basilica di Massenzio e, dall’altra parte, la basilica Emilia e la Curia con l’Arco di Tito. Lungo il percorso, una serie di segnali rivolti soprattutto ai disabili, indica se il tratto è agevole, se è un pò accidentato o se è impervio.

    Il costo dell’operazione è stato di 2,5 milioni di euro in 5 anni, comprende anche l’ascensore e una piattaforma elevatrice all’Arco di Tito. Il finanziamento copre anche i costi del tratto di 500 metri, che sarà inaugurato in primavera, per congiungere il circuito inaugurato oggi a quello esistente al Palatino che dal museo porta alla casa di Augusto, in modo da estendere a due chilometri il tracciato di visita ‘senza barrierè. «Un percorso – sottolinea Prosperetti – che non vuole ricalcare le vecchie strade romane, ma che offre una modalità di visita del sito archeologico frutto della cultura contemporanea». Il soprintendente infine cita un messaggio del ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, impossibilitato a partecipare all’inaugurazione di oggi. «Il ministro – spiega Prosperetti – ci dice che il governo è interessato a promuovere e incoraggiare esperienze che facilitino l’accesso al patrimonio culturale, al fine di trasformare i luoghi di cultura in luoghi di incontro per tutti»

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