Start-up, l’innovazione come motore per la ripresa

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    L’Istituto di cultura francese di Roma ha recentemente ospitato una conferenza che ha voluto volgere lo sguardo verso soluzioni concrete per migliorare il futuro economico, individuale e collettivo, del nostro paese. Tema centrale di questo incontro organizzato dall’associazione PonteVia!,  è stata la start-up, un modello imprenditoriale che privilegia l’innovazione e che anche in Italia si sta sviluppando sia attraverso risorse private sia attraverso azioni di governo e finanziamenti pubblici.

    Dopo i saluti istituzionali di Olivier Jacquot, Direttore dell’Istituto Francese Centre Saint-Louis, che ha sottolineato “l’importanza della diversità come missione”, di Marcel Patrignani, chairman e ceo della Fondazione Altran Italia, gruppo internazionale che supporta le aziende offrendo consulenza in innovazione e in ingegneria high-tech, sono intervenuti alla tavola rotonda Andrea Miccio d’Invitalia, Chantal Pallin Zanardi della Camera di commercio e dell’industria francese in Italia, e Enrico Pandian, ceo di Supermercato24.

    Durante l’incontro, Andrea Miccio, rappresentante del Dipartimento incentivi e innovazione Invitalia l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che agisce su mandato del Governo, ha spiegato come, in particolare attraverso l’iniziativa Smart&Start Italia, incentivo del Ministero dello Sviluppo Economico DM 24 settembre 2014, vengano sostenute e incentivate start-up innovative in Italia, con una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro. Gli incentivi sono destinati sia alle start-up costituite da meno di 48 mesi e iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese, sia alle persone che vogliono costituire una start-up innovativa in Italia, in quest’ultimo caso i richiedenti potranno far vagliare  il proprio progetto imprenditoriale, in caso di esito positivo, dovranno comunque costituire l’impresa prima di poter ricevere l’incentivo. Gli incentivi si traducono in un mutuo a tasso zero fino al 70% della spesa o fino all’80% della spesa, rimborsabile in 8 anni, se la start-up è costituita esclusivamente da giovani fino a 35 anni o da donne, oppure se ha tra i soci un dottore di ricerca italiano che rientra dall’estero. Invitalia tende ad aumentare la competitività del Paese, soprattutto nel Mezzoggiorno e in zone colpite da calamità sismiche. Le start-up innovative con sede in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia potranno godere di un contributo a fondo perduto, mentre quelle situate nel Cratere sismico aquilano restituiranno  l’80% del mutuo.

     “Per ottenere il finanziamento pubblico, la start-up deve essere innovativa,   dunque rispondere a determinati requisiti e avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”, ha inoltre spiegato Andrea Miccio. Ad occuparsi di definire e verificare il carattere innovativo della società è un comitato specifico. Dai dati riportati durante la conferenza, nel 2014, con la prima edizione rivolta alle sole regioni del Mezzogiorno, Smart&Start ha finanziato 442 imprese, concedendo un totale di 75,4 milioni di agevolazioni.

    Chantal Pallin Zanardi, della Camera di commercio e dell’industria francese in Italia, ha in seguito preso la parola, per tracciare un po’ la storia delle start-up nel panorama francese, dove queste realtà esistono già dagli anni ’90, e gli investimenti pubblici e delle collettività territoriali hanno permesso e sostenuto la creazione di incubatori e acceleratori. Il piano dei finanziamenti statali è stato riorganizzato grazie anche alla partecipazione della Bpifrance, filiale della Cassa di risparmio di Stato francese, dedicata agli investimenti pubblici, che investirà circa 7 miliardi di euro entro il 2017 nelle imprese francesi, e che già ha gestito l’operazione French Tech Accélération, partecipando al progetto Axeleo, acceleratore di start-up. Nel quadro delle relazioni economiche e bilaterali fra Francia e Italia, è stato inoltre citato Réseau Entreprendre Piemonte, realtà che ha lo scopo di accompagnare e supportare i creatori di nuova impresa, per favorirne lo sviluppo e creare occupazione e ricchezza nel Piemonte.

    A chiudere il dialogo è stato Enrico Pandian, Ceo di Supermercato24, che ha fatto della velocità un valore e un punto cardine della sua società, che opera on-line e permette di ordinare via internet la spesa scegliendo fra i prodotti delle proprie marche preferite, selezionando il supermercato di fiducia più vicino, e ricevendola a casa entro un’ora o all’orario desiderato. La consegna ha un costo base di 3,5 €, ma può anche aumentare se si seleziona un supermercato lontano dalla propria abitazione.

    L’incontro si è terminato con una degustazione di olio di oliva biologico proposto da Olenauta, start-up creata da Simona Cognoli, e con i vini de La Corsa Wine, rappresentati da Andrea Annessi Mecci.

    PonteVia!, attualmente  presieduta da Karine Tourolle, è un’associazione italiana, che vuole porsi come un interlocutore attivo fra i suoi membri e le realtà imprenditoriali. Una rete di professionisti francofoni, dedita all’accompagnamento professionale, che attraverso numerose attività ed eventi, cerca di alimentare un ecosistema fondato sulla condivisione di competenze ed esperienze, al fine di facilitare l’inserimento e l’integrazione dei suoi membri nel mondo de lavoro.

    PonteVia! ha coscientemente deciso di nascere e svilupparsi a Roma e nel Lazio. Per aderire è sufficiente saper parlare il francese e l’italiano. La quota associativa annuale è di 25 euro.

    Per saperne di più: www.pontevia.net

    Gianluca Venturini

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