Ant-Man

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    Marvel's Ant-Man

    Marvel’s Ant-Man

    I Marvel Studios sono ormai da qualche anno una realtà cinematografica sempre più consolidata nel panorama internazionale e nel corso degli anni, partendo dal genere di Cinefumetto d’azione si è evoluta, macinando successi dopo successi e ampliando il suo progetto di un universo cinematografico per i propri personaggi proprio come quello che esiste nei fumetti, affidando diversi personaggi a diversi registi in modo da garantire non solo pellicole di qualità, ma generi diversi per ogni personaggio; questo è evidente già guardando le ultime pellicole degli studios uscite in sala, si passa dalla fantascienza dei “Guardiani della galassia”, per lo spionaggio di “The Winter Soldier”, l’azione pura di Avengers fino alla commedia del più recente Ant-Man.

    Ant-Man è una brillante commedia d’azione (e che lo sarebbe stato si poteva intuire già dalla genesi del progetto, inizialmente affidato al genio di Edgar Wright) ma sicuramente nessuno considerava semplice realizzare un film su un supereroe “diverso” dal solito, con meno appeal, meno impatto e meno fama; lo slogan del film “le dimensioni non contano” però si è dimostrato veritiero perché proprio il suo mantenersi in un universo più piccolo rispetto ai suoi predecessori è il punto di forza del film, che riesce a trasmettere durante la visione la sensazione che si ha nello sfogliare un fumetto. È il 1989, Hank Pym è un geniale scienziato, in grado di ideare una formula e relativa tuta per rendere un essere umano delle dimensioni di una formica e donargli una forza proporzionale e la possibilità di comunicare con le formiche usandole come alleate; lo S.H.I.E.L.D vuole mettere le mani sulla sua invenzione però e lui non è disposto a correre questo rischio…decide così di ritirarsi e vivere della sua scienza ma oggi, nel 2015, Darren Cross il suo più brillante allievo (il quale ora gestisce la sua società) è riuscito a ricreare la sua formula ed è intenzionato a venderla per scopi militari, qualcuno dovrà tornare a essere Ant-Man per impedire che questo avvenga e chi meglio di Scott Lang? Geniale e sfortunato Scott è appena uscito dal carcere e ha bisogno di una seconda opportunità nella vita, così da poter ripulire la propria immagine e tornare ad abbracciare sua figlia.

    Ant-Man quindi non dovrà salvare il mondo o l’universo, no, dovrà semplicemente aiutare Hank in un affare apparentemente privato; niente scontri epici ma divertenti battaglie per un eroe alle prime armi che sta ancora imparando a usare i suoi nuovi poteri al meglio; tutto sempre mantenendo un equilibrio tale per cui il piccolo eroe non sfiguri nell’universo in cui vive e non sembri quindi una parodia degli altri eroi, solamente una diversa tipologia non per questo meno forte o utile; in questo la Marvel ha fatto un ottimo lavoro, mantenendo questa credibilità pur sviluppando un film spiccatamente comico e ha vinto ancora una volta la sua scommessa, arricchendo il suo universo con un nuovo eroe che in tutta sincerità non vediamo l’ora di vedere di nuovo in azione.

    (Luca Silvestri)

    Voto: 7,5

    Genere: Azione/Commedia

    Anno: 2015

    Durata: 117 minuti

    Regia: Peyton Reed

    Sceneggiatura: Edgar Wright & Joe Cornish e Adam McKay & Paul Rudd

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