Domani Flavia Borelli presenta a Roma “Sesso, amore e croccantini”

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    invito1_w564_h434Esilarante storia di gatti, per amanti dei gatti (ma non solo), questo romanzo dichiaratamente umoristico fa dei felini prediletti dall’uomo i protagonisti assoluti di pagine esilaranti e piene di verve.

    Il libro Storia d’amore (e sesso…) fra Giuda, giovane gattone di campagna, bello, un po’ magico e grosso come una lince, e Micioara, matura gattina di città, dalle zampe lunghissime e il manto nero, ammaliante come una pantera. Esasperata dal perenne calore della micia, che da tempo reclama il suo diritto all’amore, la “padrona” di Micioara richiede in comodato d’uso un rustico gatto maschio. Nonostante una sua vita mondana, la donna è la tipica signora sola di mezz’età con gatto, anzi gatta, e desideri analoghi a quelli della micia, cui tuttavia sembra aver rinunciato da tempo dopo una serie di sventure sentimentali. Le amiche e gli amici che fanno da coro ipotizzano che se la micia riuscisse a risolvere i suoi problemi amorosi si romperebbe l’incantesimo malefico che accomuna gatta e umana, che finalmente potrebbe uscire dalla sua solitudine. Nel corso di una sola, lunga giornata, esaltante per la micia e per il gattone, meno per la povera “padrona”, mentre Giuda e Micioara si danno da fare tra tonnellate di croccantini, vetri rotti e urlacci, la donna deve comunque recarsi al lavoro, tra telefonate e perentorie suonate di campanello, proteste dei vicini e schiamazzi. Durante ore per lei massacranti, riaffiorano così i ricordi di una vita: felicità, tristezze, episodi comici, lutti. Ma cala finalmente la notte. E chissà che Giuda non abbia rotto l’incantesimo…

    «Un urlo di micia femmina straziato e straziante mi agghiaccia mentre accompagno Lamberto alla porta. Mi precipito in camera. Micioara si sta rotolando selvaggiamente per terra, emettendo strani suoni, mentre Giuda si aggira per la stanza ruggendo, con la coda diventata un arco. Poi, di punto in bianco, balza sul mio letto e fa pipì sul cuscino. Sbarello. Ho le idee confuse. Sono appena le otto e diciotto e io sono sola con questi due felini ingrifati che mi fanno anche un po’ paura.».

    Flavia Borelli avrebbe dovuto fare l’avvocato a Firenze, invece decise di fare l’attrice a Roma. Diventata in seguito regista radiofonica e televisiva ha lavorato lunghi anni in RAI, senza mai smettere di scrivere per proprio conto: sceneggiature, testi teatrali, racconti. Ama la coerenza, la musica, gli autori tedeschi, i film francesi, i ristoranti sul mare e i gatti. Che le hanno ispirato questo romanzo.

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