Festa del Cinema di Roma – Room

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    Il secondo film di cartello della decima Festa del Cinema di Roma è un film che promette di lasciare il segno. Forte del premio del pubblico al Toronto International Film Festival, viene presentato in anteprima italiana “Room”.

    Jack è un bambino grande ormai, ha appena compiuto cinque anni e del mondo è convinto di sapere tutto: c’è Ma’, Letto, Armadio, Tavolo, Lucernario, che mostra un assaggio dello spazio profondo, e Televisione con la sua magia, capace di mostrare persone, animali o cose inesistenti, inventate, non reali; già, perché tutto ciò che è reale si trova lì… dentro Stanza. Joy è stata rapita a 17 anni e, dopo due anni rinchiusa dentro un capanno e ripetutamente violentata dal suo rapitore, ha dato alla luce Jack. Crescendolo ed amandolo come la più attenta delle mamme, i due hanno vissuto cinque anni in simbiosi, chiusi in una stanza 24 ore su 24. Questo ha creato un legame madre/figlio ancora più forte del normale, un legame così importante e forte da poter essere la loro unica speranza di salvezza. Room è un film che colpisce con la forza di un pugno, ma consola con la delicatezza di una madre. È una storia triste, il ritratto di un male puro, assurdo, ma anche il ritratto dell’amore vero e autentico, di quell’antidoto a tutto il male che esiste. Abrahmson in cabina di regia, la Donoghue nella scrittura (il soggetto dopotutto è preso proprio dal suo libro omonimo) e soprattutto Brie Larson e Jacob Tremblay con due magistrali interpretazioni, danno vita a un film che ci immerge in quella stanza/prigione, che ci fa vivere sulla pelle le emozioni dei protagonisti portandoci dalle lacrime al batticuore, passando per sorrisi e tenerezze.

    Difficile trovare dei difetti a un film come Room, forte in ogni sua componente, e speculare nella sua composizione. Il film potrebbe essere diviso in due grandi capitoli in cui lo stesso meccanismo si ripete a parti invertite: da una parte è Jack ad aver bisogno di tutta la forza che solo l’amore di sua madre può dargli, dall’altra sarà Joy ad aver bisogno di quella stessa forza e troverà suo figlio pronto a sostenerla come nessun altro potrebbe, nel suggellare e celebrare un rapporto, un legame, eterno, infinito e indistruttibile, arma e difesa di chiunque lo possegga, tanto più forte quanto più grande sarà la difficoltà.

     

    Voto: 8

    (Luca Silvestri)

    Anno: 2015

    Durata: 118 minuti

    Regia: Lenny Abrahamson

    Sceneggiatura: Emma Donoghue

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