Gasparri: Per governare occorrono competenza e passione

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    Gasparri: Per governare occorrono competenza e passione. L’epoca dell’improvvisazione (professori e grillini) sta creando rovine. Fini ha distrutto la sua reputazione pensando di ricavare vantaggi politici. La frammentazione, a destra e a sinistra, non agevola la governabilità. Intervista esclusiva al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri –

    Senatore Gasparri, cosa ha provato nel leggere sui quotidiani la vicenda Fini, lei che per molti anni in AN è stato uno degli uomini a lui più vicino?

    Mi ha francamente sorpreso vedere a quale livello di spregiudicatezza si sia spinto Fini. Gli auguro di dimostrare l’estraneità ai fatti che gli vengono addebitati. Però le circostanze sono troppo vistose e chiare per lasciare un margine di dubbio.

    Maurizio Gasparri

    Maurizio Gasparri

    La recente, torbida vicenda del pupillo di Almirante non crede che disanimi ancora di più la numerosa gente che ancora crede nella politica di Destra o di Centro Destra?

    Certamente Fini ha fatto dei danni in primo luogo a se stesso distruggendo la sua reputazione. In secondo luogo alla destra che esce sicuramente più che danneggiata da questa sua performance. E infine all’intero centrodestra che ha spaccato e diviso tra gli applausi dei giornali di sinistra che anche oggi minimizzano sulle sue responsabilità. Sono gli stessi giornali che ne hanno utilizzato la spregiudicatezza con cui mise in crisi il governo Berlusconi. Fini realizzò gli interessi della sinistra in maniera o inconsapevole, circostanza che mi pare difficile immaginare, o ben consapevole pensando di ricavarne qualche vantaggio in termini politici quantomeno.

    Di recente l’abbiamo vista in una trasmissione televisiva nazionale insieme a Storace. È possibile un riavvicinamento tra Destra (Storace ed Alemanno) e Forza Italia, nonostante l’insofferenza della Meloni e di Fratelli d’Italia a tale riavvicinamento?

    Bisogna formare un’ampia coalizione che unisca tutte le forze del centrodestra. Forza Italia deve recuperare un ruolo di guida perché serve anche una proposta autorevole, credibile ed equilibrata per vincere, soprattutto ora che la sinistra appare in frantumi.

    Le poniamo un ulteriore quesito, citando per comodità il titolo di un noto film, chiamato “A volte ritornano”. Il tentativo di ritornare a fare politica, ovviamente solo per ambizione personale, per poter ancora avere potere e comandare, di personaggi come Alemanno e dello stesso Fini, con la sua recente creazione di un partito-associazione, per potersi ripresentare nell’agone politico, non crede che getti ancor più discredito sull’intera classe politica già tanto screditata?

    Non sono favorevole alla creazione di nuovi partiti, ma ne prendo atto. L’obiettivo che avevo perseguito era quello del PdL, una grande forza unitaria del centrodestra dove ciascuno potesse liberamente esprimere i propri contenuti affidando alla pubblica opinione il giudizio sulle ipotesi e sulle personalità più meritevoli di consenso. Oggi invece c’è una frammentazione, sia a destra che a sinistra, che non agevolerà la governabilità del Paese. Ma prendo atto dei fatti e do un contributo evitando di aggiungere un ennesimo partito a uno scenario francamente troppo composito e frammentato.

    Lei personalmente, in concreto, dopo nuove elezioni, se andrà al governo, cosa potrà e vorrà  fare, ovviamente insieme anche alla sua parte politica, per ridare immagine ed importanza ad una professione, quale quella dei politici e della politica, che dovrebbe essere svolta per il popolo ed in sintonia con il popolo elettore?

    Credo che i casi della Raggi e altri dimostrino che nella politica più che professionalità serva competenza e passione. Si è invocata la società civile, si sono voluti i cittadini qualunque alla guida del Paese e abbiamo visto come i professori prima e oggi i 5Stelle creino solo danni. Senza competenza, senza passione non si può governare né un piccolo borgo né la Nazione. Quindi è tempo che politici credibili e onesti riassumano delle responsabilità. L’epoca dell’improvvisazione sta creando rovine. Così come quella della rottamazione renziana che sta lasciando solo briciole.

    Pier Francesco Corso

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