ROMA, ELEZIONI | Pirone: per la sicurezza e contro il degrado

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    LOREDANA PIRONE

    LOREDANA PIRONE

    I due punti cardinali della rampante candidata all’VIII municipio –

    Loredana Pirone, insegnante di un noto istituto romano, peraltro una delle poche laureate prestate alla politica (Economia e Commercio, a Roma, con il massimo dei voti), giovane ma senza esagerare, si dichiara pronta a combattere, contro tutto e tutti, alle prossime elezioni, pur di realizzare il suo sogno di una Roma migliore, in particolare nel suo circoscritto VIII Municipio, con delega formale di quanti, tanti a quanto pare, sempre nel suo Municipio, la conoscono e la apprezzano per le sue qualità, di donna seria, tenace e fattiva, da ormai molto tempo.

    Per le sue idee rampanti, la sua assoluta pragmaticità, così lontane dagli usuali bla bla bla della stucchevole politica, tramandata da anni ai nostri giorni, potrebbe essere scambiata per una verace grillina. Ma non è stato il Movimento 5 Stelle a chiederle di candidarsi per l’VIII Municipio di Roma, bensì l’avvocato delle Donne, Angela Leonardi, per la Lista Civica Roma Popolare per Marchini Sindaco, sostenuta dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la ben nota distruggi Sanità, malata anch’essa di annuncite poco realizzativa, come il suo Capo di Governo Renzi.
    Le chiediamo:

    – Cosa l’ha indotta ad accettare una candidatura in una Lista Civica così problematica, soprattutto perché sostenuta da una persona, poco simpatica ai romani, come Beatrice Lorenzin?

    Il progetto di rinnovamento della politica, proposto dall’avv. Angela Leonardi, ha fatto scattare in me l’urgenza di impegnarmi, abbandonando così quel senso di impotenza che da alcuni anni mi pervade nel vedere nefandezze di tutti i generi, perpetrate ai danni della città e dei suoi cittadini. Stanca di essere arrabbiata! Il rispetto delle regole alla base della società civile, la sicurezza e la riqualificazione del territorio urbano, la vera sfida della mia candidatura.

     – Abbiamo verificato che, nel suo sito di Facebook, ha inserito un apprezzabile identikit dell’VIII Municipio (evidenziando, in modo accurato e particolareggiato, il territorio e le problematicità del Municipio, rilevate encomiabilmente, nei due mesi antecedenti, da un questionario-sondaggio, da lei effettuato a tutto campo, al suo interno), annunciando anche il completamento dello stesso con gli altri 14 Municipi romani.  Quali i problemi riscontrati nel suo sondaggio che tenterà prioritariamente di risolvere?

    La candidatura all’VIII Municipio mi ha investito di nuove responsabilità verso i miei concittadini. Non deludere le loro aspettative è l’obiettivo concreto. Dal questionario di quartiere emergono due priorità. La prima: la sicurezza. I miei concittadini hanno rilevato la mancanza del controllo del territorio da parte delle forze di polizia; i danneggiamenti frequenti a vetrine di negozi ed auto; l’aumento drastico dei furti in appartamento; la presenza di famiglie nomadi accampate nei parchi del municipio, prive di assistenza e di norme igieniche più elementari, che si aggirano nel quartiere rovistando nei cassonetti e compiendo piccoli furti.

    La seconda: il degrado urbano. Le radici degli alberi, sollevatesi sul manto pedonale anche di dieci centimetri, risultano pericolose per chiunque debba passare; la presenza di erbe spontanee che invadono ormai marciapiedi e strade; la spazzatura abbandonata per giorni, al di fuori dei cassonetti, fonte di cibo per topi di grandi dimensioni, pericolosi alla salute umana. Insomma, ho preso spunto da un documentario televisivo, “ La natura dopo l’uomo”.

     – Con gli scarsi mezzi a disposizione dei Municipi, pensa di poter realizzare all’interno del suo qualcosa di concreto su quanto riscontrato? In altri termini, da brava laureata in Economia e Commercio, si ė fatta quattro conti per evitare di fare false promesse ai suoi elettori?

    Ho pensato a lungo alle soluzioni. Concrete e senza ricorrere ad ulteriori aggravi per i cittadini. Aggredire gli sprechi che si nascondono dappertutto: nei canteri aperti per mesi durante i lavori al manto stradale, con un costo giornaliero per il cittadino; personale della P.A. utilizzato in ufficio anziché per le mansioni di competenza (giardinieri); sub-appalti e sub-sub appalti a ditte di lavori di edilizia e manutenzione della Capitale.

    La sicurezza. Si deve partire dal capitale umano. Il poliziotto di quartiere: chi meglio della polizia municipale, inserita già nel territorio, è in grado di essere vicino alla gente? Dotare il corpo dei vigili urbani di migliori risorse, auto ben equipaggiate con software di bordo adatto al controllo (attraverso contratti di leasing per esempio), pari dignità con le altre forze dell’ordine e sblocco del turn over.

    Infine, il degrado urbano. Si parte anche qui dal capitale umano. Chi meglio dell’operatore ecologico, già inserito nel territorio, è in grado di essere vicino alla gente? La rimozione pianificata in modo intelligente della spazzatura dai cassonetti, la  cura costante dei marciapiedi estirpando le erbe spontanee (utilizzando il semplice  diserbante), gli incentivi economici che rendano dignitoso e importante questo  lavoro. Al servizio della Bellezza di Roma.

    – Pensa davvero che Alfio Marchini, con la sua rombante Ferrari parcheggiata fuori del Raccordo Anulare e con il suo stucchevole professarsi fervente cattolico, pur di acchiappare voti dei cattolici, possa essere il miglior Sindaco per una Capitale come Roma?

    I candidati a Sindaco di Roma degli altri schieramenti per me non sono credibili. Buttati lì, in lizza, più per  volontà dei partiti che con l’intento di cambiare volto alla città. Nessuno di loro vuol amministrare davvero questa città e la  loro campagna elettorale è la conferma di una “sperata” sconfitta. Marchini ha a cuore Roma e si candida per fare il Sindaco di una città difficile e abbandonata. Si mette in gioco e lo fa già da molto tempo.

    – Per concludere, una persona come lei seria, professionale, laureata a pieni voti, in prestito temporaneo alla politica e pronta a ritornare al suo lavoro se non dovesse poter realizzare quanto promesso ai suoi elettori, come riuscirà a convivere con i tanti professionisti della politica, senza arte e né parte, che troverà purtroppo all’interno del suo Municipio, se Marchini dovesse vincere?

    L’unica autentica spinta che ho in questo momento è l’amore per la mia città, Roma. La passione politica, la mia competenza professionale e il senso di giustizia che mi caratterizzano saranno la mia guida nell’impegno come consigliere. Pazienza per gli altri.

    Pier Francesco Corso

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