Tre Fontane, Caudo: “Area dissequestrata, il fosso non esiste più dal 1980”

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    “L’unico fatto concreto a proposito del Fosso di Tre Fontane avvenuto in queste ore è il dissequestro dell’area disposto dalla Procura perché il fosso è stato seppellito già nel 1980, a seguito della realizzazione di via Ballarin. Ricordiamo che il sequestro preventivo per presunti danni ambientali era avvenuto su richiesta del Municipio, oggi la procura con il dissequestro sancisce dopo oltre due anni di indagine, a seguito dei pareri dei consulenti del PM e avendo ascoltato tutte le parti, che non c’è stato alcun reato.

    Non  possiamo che ribadire, mentre si diffondono notizie prive di fondamento, l’unico dato di fatto: il comprensorio urbanistico in corso di attuazione rispetta tutti i vincoli e ha tutte le autorizzazioni necessarie acquisite già nel 2010 compreso quello del Municipio. Nel pieno rispetto delle regole e dell’interesse generale.

    Il comprensorio urbanistico di Grottaperfetta è in fase di realizzazione dal settembre 2013, quando sono partiti i lavori del primo stralcio delle opere pubbliche, la viabilità di quartiere, nel frattempo sono stati appaltati gli altri stralci e sono stati autorizzate le cubature residenziali correlate. In questi anni è stato sottoposto a più riprese a continui e ripetute segnalazioni di danni e disastri ambientali incombenti e a rischio di cementificazioni.  Gli uffici di Roma Capitale hanno collaborato in tutte le sedi con tutti i soggetti e le autorità competenti, fornendo la più ampia collaborazione alla magistratura e la decisione di oggi conferma quanto sostenuto sulla correttezza dell’operato degli uffici”.

    Lo dichiara, in una nota, l’assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale Giovanni Caudo.

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