Due forti scosse di terremoto nell’Italia Centrale

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    macerataEpicentro vicino a Macerata, magnitudo 5,4 – Nuova forte scossa, più forte della prima, di ben 5,9 o forse 6,2 gradi di magnitudo, è stata avvertita in tutta l’Italia centrale alle ore 21.18 – Le scosse registrate dall’Ingv sono 4 – Crolli in tutti i paesi, a Visso e a Castelsantangelo sul Nera, dove è saltata la corrente elettrica  – Gravi danni a Ussita – Mura crollate a Castelsantangelo – Crolli anche a Pievebovigliana e Camerino – A Pescara sospesa la partita per qualche minuto – Telefoni bloccati a Amatrice e Accumoli – Drammatico messaggio da Acquasanta: la montagna rischia di caderci addosso – Non ci sarebbero vittime, secondo le prime notizie della Protezione civile – Un anziano morto per infarto a Tolentino –

    Sono tre le forti scosse di terremoto ha colpito l’Italia centrale. Alle 21.18 una nuova forte scossa, più forte della prima, di ben  5,9 o 6,2 gradi di magnitudo, è stata registrata tra Perugia e Macerata e avvertita in tutta l’Italia centrale. Dai dati forniti dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia la nuova scossa di magnitudo 5,9 è stata registrata tra le province di Macerata e Perugia. Le località prossime all’epicentro, informa la Protezione civile, sono nuovamente Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci. Una terza scossa, di poco più debole, di magnitudo 4,6 gradi, è stata registrata alle 23.42.

    Dopo il terremoto delle 19.10 e fino alle 23 sono state circa 60 le scosse localizzate dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel centro Italia. Lo riferisce in una nota l’Ingv. Tra il terremoto di magnitudo Richter 5,4 e quella di magnitudo 5,9, si sono verificati 5 eventi di magnitudo maggiore o uguale a 3,0. Successivamente al terremoto di magnitudo 5,9 e fino alle ore 23.00 italiane, sono stati 18 i terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 3,0. Le scosse sono state localizzate nella zona al confine tra Marche e Umbria, a nord dell’area attivata il 24 agosto. I due epicentri sono ubicati tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno.

    “Al momento non ci sono vittime”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso del suo secondo punto stampa, precisando che “non ci sono feriti gravi”. “C’è una, due, tre persone – aggiunge – che sono state soccorse dal corpo nazionale o dal 118 e ci sono una serie di persone che si sono recate spontaneamente, l’ordine di grandezza è di qualche decina, ma al momento non registriamo situazioni gravi”. “Le notizie non sono così catastrofiche come si poteva temere dopo due terremoti di magnitudo 5,9 e 5,4”. Lo sostiene il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio nel suo secondo punto stampa a Rieti. “La situazione sulla viabilità è e resta difficile sull’area, sono in corso verifiche sull’intero tessuto, al momento rinnovo l’invito a non spostarsi nelle aree colpite dai fenomeni se non per estrema necessità. Non si registrano crolli che al momento impongano la ricerca di persone sotto le macerie, e non si stanno cercando persone sotto le macerie. Le condizioni meteo e la scarsa luce rendono più difficili le operazioni, ma fin dai primi minuti dopo i fenomeni sismici abbiamo raggiunto tutti i paesi coinvolti”.

    L’unica vittima, indiretta, è un anziano morto d’infarto a Tolentino. Un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto. E’ la prima vittima indiretta del sisma. Per il momento, secondo il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Stefano Di Iulio, non ci sarebbero vittime per conseguenza di crolli. Sempre a Tolentino un operaio, dipendente di una ditta di surgelati, è rimasto ferito dal crollo di un controsoffitto, riportando ferite lacero contuse alla testa e a una spalla, ma le sue condizioni non sono gravi.

    Continuano le verifiche su eventuali danni a persone o cose. “Le mura sono crollate e ho visto una nuvola di polvere”. Lo afferma a Rainews24 il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, confermando che la nuova scossa delle 21.18 “è stata molto forte”. Anche il vicesindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi, afferma che “la seconda scossa di stasera è stata più forte della prima”. Due persone sono rimaste ferite a Visso, nella zona dell’epicentro della scossa di terremoto e sono ricoverate in codice giallo.

    “Ci sono stati dei crolli in tutti i paesi coinvolti, sia io che il Commissario Errani siamo arrivati subito qui da Roma e ci siamo messi in contatto con i sindaci e i presidenti delle Regioni, che sin dal primo minuto stanno lavorando per gestire le rispettive popolazioni”. Lo ha detto il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in conferenza stampa a Rieti. “Al momento – ha aggiunto – i nostri mezzi di soccorso sono arrivati dappertutto e si sta cercando di rendere agibili le aree. La situazione è molto complicata per via dell’orario notturno”. Curcio ha specificato che “si registrano criticità lungo la Salaria, nell’area compresa tra Pescara e Arquata del Tronto. Al momento la viabilità è stata nuovamente chiusa fatta eccezione per i mezzi di soccorso. Ora i nostri sforzi si concentrano sulle persone, sulle popolazioni che si ritrovano in questa situazione a due mesi dal terremoto del 24 agosto”.

    Da verifiche dei vigili del fuoco al momento non risulta ci siano persone coinvolte dai crolli di Camerino e S.Angelo in Pontano. Lo si legge nel profilo twitter del Corpo dei vigili del fuoco.

    “Venite ad aiutarci, la montagna si muove. C’è il rischio che ci crolli addosso”. E’ il drammatico appello del vice sindaco di Acquasanta Terme Gigi Capriotti, bloccato al buio, sotto la pioggia, da una frana che gli impedisce di raggiungere il paese. Capriotti è con il suo funzionario della Protezione Civile del Comune e all’ANSA spiega: “passeremo la notte qui perché non possono venire ad aiutarci, speriamo di salvarci, sentiamo massi e crolli nel buio. Non sappiamo dove fuggire”. Il vicesindaco di Acquasanta Capriotti era andato nella frazione di Peracchia per verificare le condizioni di alcuni anziani “quando ad un certo punto la montagna davanti a noi ha cominciato a scendere, e siamo rimasti bloccati. Abbiamo parlato con i vigili del fuoco, che non possono venire fin quassù perché sulla strada ci sono alberi e massi e noi non vogliamo che altri rischino la vita per noi. Quindi abbiamo deciso di trascorrere la notte all’addiaccio, nella speranza che la montagna non ci ammazzi. Siamo al freddo in condizioni critiche ma aspetteremo qui, o prenderemo la strada dei boschi”.

    A Fabriano, a causa del crollo di alcuni tramezzi in un palazzo di via Fratelli Latini “‘ci sono 8 feriti, a quanto so contusi lievi”. Lo dice all’ANSA il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, che parla anche di “alcune abitazioni inagibili” e sta organizzando i punti di accoglienza dopo le due scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 di oggi. “Apriremo il PalaGuerrieri, il PalaFermi e il PalaCesari, in modo da accogliere le persone che hanno paura a dormire nelle loro case”. Verifiche sono in corso in tutte le frazioni, e domani le scuole resteranno chiuse.

    I feriti sarebbero 10, non più 8. Nella città di Fabriano (Ancona) e nelle frazioni vicine, almeno una decina dipersone sarebbero rimaste ferite nel corso della serata a causa degli effetti delle ultime scosse di terremoto. Secondo fonti locali, sarebbe crollata la palazzina che ospita il liceo classico cittadino, mentre molti altri edifici scolastici sarebbero stati fortemente danneggiati.

    Intanto prosegue lo sciame sismico, con movimenti avvertiti in tutto il territorio delle Marche. Nonostante la pioggia e il freddo, miglia di persone da Ascoli a Macerata si sono riversate in strada. “La situazione è drammatica – dice Mauro Riccioni, il sindaco di Gagliole, piccolo comune vicino a Camerino. Ogni aiuto può essere utile ad affrontare la nuova emergenza”.

    “Stiamo raccogliendo informazioni dalle strutture operative rispetto a questa nuova scossa. Ci sono stati nuovi crolli nella zona maceratese, a Pievebovigliana, Camerino e Castelsantangelo sul Nera. E’ quanto riferisce la Sala operativa della Protezione Civile Marche.

    Calcinacci lungo le strade, palazzi storici con evidenti crepe, diversi squarci sulle facciate di edifici importanti: si presenta così il centro storico di Visso, uno dei paesi epicentro del terremoto che ha colpito Marche e Umbria. La zona centrale del paese è completamente deserta. Lungo la strada sono rimaste alcune macchine abbandonate, qualcuna danneggiata dai calcinacci e gli unici rumori che si sentono sono quelli degli allarmi che continuano a suonare. Il centro storico è interdetto e i soccorritori sono fuori dal centro che è stato evacuato dopo la prima forte scossa. L’orologio del palazzo dei Priori, sede storica del comune, segna le 18.34. Una nuova scossa di terremoto è stata nettamente percepita in tarda serata a Visso, uno dei paesi colpiti dal sisma. Durante la scossa si sono verificati nuovi crolli negli edifici già lesionati precedentemente.

    Semi distrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia distante pochi chilometri in linea d ‘aria da Castelsantangelo sul Nera epicentro del terremoto. La chiesa era gia ‘ stata danneggiata nel terremoto del 24 agosto. Dalle immagini risulta che tutto il tetto e ‘ crollato e anche gran parte della facciata.

    “Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito”. Lo ha detto il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi, a Skytg24, in relazione all’ultima e più forte scossa di terremoto. Il sindaco ha affermato che “è crollata anche la facciata della chiesa” e che si è “spaccato il terreno. La frazione di Casali non la possiamo raggiungere”. Il sindaco di Ussita ha poi detto che l’ultima scossa “è stata terribile e lunga, di una violenza inaudita. Il più forte terremoto della mia vita. Sono crollate parecchie case”. Esistono anche difficoltà di accesso al paese. “Dobbiamo spostare – ha aggiunto – 25 anziani di una casa di riposo, già ospitati in un hotel”. Il sindaco si è detto “fiducioso” sul fatto che non ci siano vittime. “La gente era tutta per strada”.

    Semi distrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia distante pochi chilometri in linea d’aria da Castelsantangelo sul Nera epicentro del terremoto. La chiesa era già stata danneggiata nel terremoto del 24 agosto. Dalle immagini risulta che tutto il tetto è crollato e anche gran parte della facciata.

    Momenti di terrore allo Stadio Adriatico intorno al 32′ del primo tempo della gara di campionato di serie A fra Pescara e Atalanta a causa della forte scossa di terremoto che si è sentita distintamente sulle tribune e che ha fatto scappare alcuni spettatori che stavano seguendo la gara. La tribuna ha ballato per oltre dieci secondi con scene di panico considerando che già intorno alle 19 nel capoluogo adriatico si era sentita forte anche la prima scossa. Panico anche fra i giocatori in campo con l’arbitro Guida di Torre Annunziata (Napoli) che ha subito sospeso la gara, ripresa poi dopo circa due minuti in un clima surreale e con diversi spettatori che avevano già’ abbandonato le tribune mentre qualche attimo dopo è scoppiato un violento temporale con pioggia violentissima. Le squadre al 47′ sono rientrate poi negli spogliatoi.

    La scossa è stata chiaramente avvertita anche a Roma, dove hanno tremato gli edifici, senza danni per la popolazione. Paura e gente in strada in alcune zone. La Farnesina è stata evacuata, per motivi precauzionali, forse esagerati, in seguito al terremoto avvertito chiaramente anche a Roma. Il personale del ministero degli Esteri è stato fatto uscire nel piazzale antistante.

    La prima scossa è stata avvertita nella capitale alle ore 19.11. Tra Perugia e Assisi la scossa è stata avvertita con più forza. La Protezione civile sta monitorando la situazione.

    Secondo le prime notizie, sembra che l’epicentro sia tra Marche e Umbria, tra Macerata e Terni. Ipocentro a circa 9 chilometri di profondità, magnitudo superiore a 5 gradi della scala Richter, tra 5,4 e 5,6. Sono quattro le scosse di terremoto registrate dalla Rete sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: la prima alle 19.10 ad una profondità di 9 chilometri. Alle 19.21 la seconda scossa di magnitudo 2,6 e alle 19.24 la terza (2,5), alle 19.36 la quarta di magnitudo 2,8 ad una profondità di 8 chilometri. Infine, alle 21.18 la nuova forte scossa, nella stessa zona.

    La prima scossa di terremoto è stata registrata alle 19.10 in provincia di Macerata con magnitudo 5,4, alla profondità di nove chilometri secondo i primi dati diffusi da un tweet dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Alle 17.05 una sprima scossa di magnitudo 2,6 sempre in provincia di Macerata.

    Crolli sarebbero avvenuti nella zona di Visso, secondo notizie non ufficiali.

    Gente in strada a Macerata, terrorizzata, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5.4 che ha per epicentro Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, e Preci in Umbria. Per ora non sono segnalati crolli né black-out, ma le verifiche sono ancora in corso. E’ stato chiaramente avvertito in quasi tutta l’Umbria il forte terremoto di questa sera. Al momento sono in corso le verifiche da parte della protezione civile. A Gualdo Tadino – secondo le prime informazioni – la gente è scesa in strada.

    “Stiamo messi male, sta diluviando, non c’è corrente, stiamo andando in giro per le frazioni per vedere se ci sono feriti, crolli sicuramente ci sono”. E’ quanto afferma all’Adnkronos il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci dopo la scossa con epicentro proprio nel comune della provincia di Macerata. “E ‘ una situazione molto delicata, bisogna mantenere la calma”, conclude. “Qualche edificio è crollato, al momento non ci sono feriti – ha aggiunto il sindaco del Comune epicentro della scossa delle 19.10 di magnitudo 5.4. Adesso incontreremo i vigili del fuoco e la Protezione Civile per fare il punto della situazione. C’è anche il problema con la viabilità tra noi e il Comune di Visso. Castelsantangelo è un paese piccolo, non ci voleva la scossa di oggi. Ci eravamo attrezzati per la fase di post emergenza ma siamo daccapo un’altra volta”.

    Il terremoto di magnitudo 5,4 avvenuto oggi nella zona compresa tra Perugia e Macerata è collegato a quello avvenuto il 24 agosto nel Reatino. Lo ha detto all’ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

    Paura anche a Camerino, ma non risultano al momento crolli. “Per ora non mi risultano crolli in città, ma stiamo verificando”. Così il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5.4 registrata poco fa.

    Al momento risultano irraggiungibili le linee telefoniche nella zona di Amatrice e Accumoli. Le comunicazioni sono andate in tilt dopo la nuova forte scossa di terremoto avvertita alle 19 e 11 tra l ‘Umbria e le Marche. Difficile sapere se ci sono danni a cose e persone nei centri già colpiti dal sisma del 24 agosto.

    “Il terremoto – ha proseguito Amato – è avvenuto nel bordo settentrionale toccato dalla sequenza sismica attiva da due mesi”. E’ ancora presto per ulteriori analisi, ha aggiunto il sismologo Alessandro Amato, e “al momento possiamo dire che il terremoto è avvenuto su un’altra struttura collegata a quel sistema di faglie”. Secondo le prime analisi la nuova struttura attivata si troverebbe qualche chilometro più a Nord della faglia attivata il 24 agosto.

     

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