La Roma riparte: Dzeko e Manolas stendono l’Inter

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    ROME, ITALY - OCTOBER 02:  Edin Dzeko (C) with his teammates of AS Roma celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between AS Roma and FC Internazionale at Stadio Olimpico on October 2, 2016 in Rome, Italy.  (Photo by Paolo Bruno/Getty Images )

    Di Massimiliano Guerra- La Roma si cambia d’abito e lo fa come il suo allenatore Luciano Spalletti. Con l’Inter addio tuta e maglietta in cambio di un elegantissimo completo nero. Ecco, la Roma ha seguito le orme del suo mister, che già dall’amaro pomeriggio di Torino, chiedeva un cambiamento, e si è presentata più squadra, più compatta, più convinta. Al di la delle modifiche effettuate dal tecnico di Certaldo, che vedremo più avanti, la Roma è finalmente tornata ad essere una squadra compatta, che va tutta nella stessa direzione, al cui interno, tutti lottano su ogni pallone per cercare di arrivare alla vittoria. L’esultanza rabbiosa e quasi liberatoria di Spalletti, Manolas, De Rossi e di praticamente tutta la squadra ne è la testimonianza tangibile. La vittoria con l’Inter ha dato proprio quelle risposte che tutti aspettavano: La Roma c’è e non e non si è improvvisamente disciolta, si era presa solo una pausa (eufemismo ovviamente) più o meno lunga per poi riapparire magicamente contro la squadra di De Boer. I problemi, soprattutto in fase difensiva, sono parecchi ma a saltare agli occhi è stato tutto l’atteggiamento dei giallorossi, finalmente coesi e combattivi come da tanto tempo non si vedeva. Con questa voglia, con questa abnegazione anche le lacune difensive possono essere nascoste e pian, piano migliorate.

    In più Spalletti ha dato la scossa cambiando notevolmente l’assetto tattico della sua Roma: Addio al 4-3-3 in favore di un più equilibrato 4-2-3-1 con De Rossi e Strootman a fungere da mediani davanti alla difesa. Il terzetto dietro l’unica punta Dzeko è formato da Salah, Perotti e Florenzi tornato nel suo ruolo naturale dove può dare un contributo importante al contrario di quando viene impiegato da terzino. Al suo posto Spalletti conferma Bruno Peres con Juan Jesus dalla parte opposta e la coppia Manolas-Fazio al centro della retroguardia romanista. Basta questo per dare equilibrio alla Roma, per non far aprire praterie, per non sbracare. L’Inter schiera un attacco pesantissimo e le occasioni fioccano da una parte e dall’altra, ma la squadra giallorossa rimane sempre in partita anche quando viene beffata da Banega che pareggia il vantaggio inziale di Dzeko. La Roma si rialza e si prende la partita, finalmente su una palla inattiva, con Manolas che di testa trova la fronte di Icardi che, per una volta, insacca nella porta sbagliata. Una prova sontuosa di molti singoli tra i quali spiccano Dzeko, De Rossi e Kevin Strootman, autori di una partita di altissimo livello. Tante note positive e la consapevolezza che, forse, il momento negativo è alle spalle e che Spalletti sia riuscito a trovare la medicina per questa squadra malata. E’ solo l’inizio, ma per iniziare non è davvero niente male.

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