Libia. Prodi: affondare barconi, ipotesi demagogica

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    Romano Prodi

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    Lo dice Romano Prodi, intervistato dal Manifesto sulla crisi in Libia e sull’immigrazione. Sui risultati del vertice Ue il giudizio “è misto, nel senso che c’e’ una parte di raccolto positivo, che e’ l’aumento della dotazione europea e poi ci fermiamo li'”. Deluso? “Sono abituato alle delusioni”.

    Prodi spiega che la sua delusione deriva dall’evidenza “del progressivo prevalere degli interessi nazionali sugli interessi collettivi”, cosa che si vede anche in economia, e dal fatto che dalla bocciatura della Costituzione in poi “i leader europei hanno ascoltato i loro populismi e seguito la loro politica di breve periodo”.

    L’ex premier e’ critico sull’ipotesi di affondare i barconi pronti a partire dalla Libia. La definisce “del tutto irragionevole”: “Non c’e’ nessuno che mi dica come si fa. Con questo sistema si rischia la strage di uomini, ma non mi sembra una soluzione”, piuttosto “e’ un’ipotesi che fa tanto piacere alla demagogia e al sentimento popolare prevalente”. Prodi risponde poi a Renzi, sulla promozione del suo libro in uscita: “Veramente la migliore pubblicita’ me l’ha fatta lui. I librai si sono affrettati a ordinare altre copie del libro”. Infine, smentisce che ci sia un piano con Enrico Letta: “Non so se Letta ha voglia di rientrare in politica, ma io con l’eta’ che ho se avessi voluto fare qualche piano l’avrei fatto un po’ prima. Sono sette anni che sono fuori”.

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