[AUDIO] Giornale Radio Ultime Notizie del 21-06-2015 08:00

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    Continua a non esserci pace nella scuola anche in questi giorni di “pausa”. Dopo la “protesta degli scrutini”, il temporaneo “stop” all’esame del Ddl di riforma in Senato, le polemiche politiche sull’eventuale utilizzo della fiducia, il nuovo sprone dato da Renzi dopo aver incontrato i parlamentari del Pd, è ora la volta dei sindacati ad alzare di nuovo la pressione. L’obiettivo è quello di “non dare tregua” al governo sulla “Buona scuola” per costringere l’esecutivo a convocare subito un incontro, prima di nuovi passi avanti del ddl. E a scorporare in un decreto le 100 mila assunzioni dei precari. Pronta la replica di Renzi: “Chi è contrario cerca di bloccare la riforma in Parlamento con migliaia di emendamenti, per impedirne l’approvazione, salvo poi accusare il governo di non voler fare le assunzioni. Non siamo noi che vogliamo fermarci, ma le assunzioni hanno senso solo se cambiamo la scuola, se c’è un nuovo modello organizzativo”, ha scritto su Enews.

    Arrivano correndo sotto la pioggia, a piazza San Giovanni, con carrozzine, passeggini, bagnati fradici, cercando riparo sotto qualche cornicione, frastornati dalla ressa ma mai arrabbiati. Sono il popolo del “Family Day” la manifestazione “organizzata in soli 18 giorni” dal Comitato “Difendiamo i nostri figli”.
    “Siamo più di un milione in piazza”: esulta dal palco il portavoce del Comitato, il professor Massimo Gandolfini. “Siamo qui per dire no a progetti di legge come il ddl Cirinnà che arrivano a legittimare anche la pratica dell’utero in affitto e che, di fatto, consentono l’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso”, dicono nei vari interventi che si susseguono dal palco coloro che via via prendono la parola – un imam compreso – applauditi da una folla festante e gioiosa che applaude anche al sole non appena questo riesce ad avere la meglio sul maltempo

    Per la Grecia si avvicina il giorno più lungo, quello che potrebbe passare alla storia come il Default-Day, cioè il momento in cui Atene, non riuscendo a pagare i suoi debiti, dovrà dichiarare bancarotta. Ma in Europa si lavora anche di domenica per evitare un simile scenario dalle conseguenze imprevedibili e rischiose che potrebbero riportare l’Eurozona in piena crisi. Perciò la Grecia lima le sue proposte e la Commissione europea prepara un possibile compromesso per cercare di arrivare all’Eurosummit d’emergenza di lunedì con qualcosa sul tavolo. “Tutti stiamo lavorando per dare una mano al Governo Tsipras. L’impegno europeo, tuttavia, deve essere accompagnato da uno sforzo vero di riforme che Atene può e deve fare. Noi vogliamo che la Grecia resti nell’Euro e stiamo facendo di tutto perché ciò si verifichi. Anche i greci devono, però, fare la loro parte”, ha detto il premier Matteo Renzi, sintetizzando gli sforzi diplomatici di queste ore coordinati dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker.

    Tre persone sono morte e altre 34 sono rimaste ferite dopo essere state investite stamane a Graz da un Suv guidato a folle velocità da uno sconosciuto nel centro del capoluogo della Stiria. Lo ha reso noto il governatore del Land, Hermann Schuetzenhoefer. L’uomo “ha volontariamente” guidato il mezzo contro i passanti ed era “armato di un coltello”, con il quale ha minacciato gli agenti che sono poi riusciti a bloccarlo, riferiscono i media austriaci.

    Un ”ragazzo dolce” che a un certo punto sarebbe diventato un lupo solitario, ”dolorosamente diffidente”. Cosi’ Paige Mann, la matrigna di Dylann Roof, descrive il killer della strage nella chiesa di Charleston.
    Dylann era ”molto intelligente, troppo intelligente”, tanto da annoiarsi in classe a scuola, afferma la donna in un’intervista a Nbc. Poi, a suo dire, qualcosa lo ha trasformato: l’incontro con il male attraverso quel ”diavolo di internet”, nelle parole della donna.

    In collaborazione con Agenzia Italia Stampa

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