Giornale Radio Ultime Notizie del 29-05-2016 12:00

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    L’Iran non manderà i suoi cittadini al tradizionale pellegrinaggio alla Mecca, l’hajj, che si svolge in settembre. Lo ha annunciato il ministro della Cultura e della Guida islamica di Teheran, Ali Jannati, all’agenzia Fars. I negoziati per trovare una soluzione in extremis “sono falliti a causa degli ostacoli posti dei sauditi”, ha detto il ministro. Da gennaio l’Arabia saudita ha interrotto i suoi rapporti diplomatici con l’Iran

    Oltre 13mila disperati in salvo, 65 vittime accertate tra cui anche 3 neonati e centinaia di dispersi, uomini, donne e bambini finiti inesorabilmente in fondo al Mediterraneo. La settimana che si sta per chiudere conferma, purtroppo, quanto ormai da mesi vanno ripetendo gli esperti: sarà un’estate difficile e senza un intervento concreto dell’Europa sull’Africa non si riuscirà ad arginare il flusso immenso di migranti che dalla Libia – e nelle ultime settimane anche dall’Egitto – tentano di raggiungere le coste italiane. E si continueranno a contare i morti nel canale di Sicilia.

    L’Italia è bella, amo l’Italia , ringrazio tutti, siamo un bel popolo”. Sono state queste le prime parole del marò Salvatore Girone appena rientrato a casa sua a Bari dopo i 4 anni in India. Il primo abbraccio è stato per il nonno, suo omonimo che, forse per la commozione, si è sentito male subito dopo.
    Girone è arrivato in Italia dall’India a bordo di un aereo dell’aeronautica militare atterrato a Ciampino. Poi, a bordo di un altro aereo, con la famiglia e il sindaco di Bari Antonio Decaro, ha raggiunto Bari.

    ”Quel che Giorgio è stato per il nostro teatro lo si capirà davvero solo ora, dal vuoto che ha lasciato. Parte da lui un discorso sul senso e l’importanza del teatro oggi e di quel che potrà essere in futuro”, dice all’ANSA Maurizio Scaparro, amico di una vita di Albertazzi e regista di tanti spettacoli, dal grande goethiano ‘Il giovane Faust’, in cui fu uno straordinario Mefistofele, sino all’ormai classico ‘Memorie di Adriano’. “Con lui i giovani sentivano cosa fosse il teatro, capace di dare emozioni diverse, profonde agli spettatori, comunicandogli la forza di quel che stava facendo. Giorgio credeva sempre in quel che faceva, anzi era quel che faceva sino in fondo, altrimenti non sarebbe riuscito a farlo”.

    In collaborazione con Agenzia Italia Stampa

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