Giornale Radio Ultime Notizie del 29-06-2016 14:00

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    Si aggrava il bilancio dell’attacco di ieri sera all’aeroporto Ataturk di Istanbul: le vittime sono salite a 41, 10 stranieri. Mentre sono 239 i feriti accertati. Almeno tre attentatori hanno sparato e si sono poi fatti esplodere tra la folla. Risveglio choc per Istanbul I kamikaze sarebbero stranieri. E sarebbe una donna la persona arrestata ieri sera perché sospettata di far parte del commando. Secondo il premier turco Yildirim tutto porta all’Isis. Lo scalo di Ataturk è stato parzialmente riaperto, molti i ritardi. Non risultano per ora italiani tra i colpiti. Farnesina, proseguono verifiche. Il Papa: efferato attacco terroristico. Dio converta i cuori violenti e sostenga i nostri passi per la pace.

    Polizia e Carabinieri hanno eseguito 24 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di presunti esponenti del clan mafioso Giostra di Messina, che avrebbero gestito un vasto giro di scommesse clandestine.
    L’operazione, coordinata dalla (Dda) di Messina, è stata condotta nelle province di Messina, Catania, Enna, Mantova e Cagliari. I destinatari del provvedimento (venti in carcere, tre ai domiciliari e uno con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) sono accusati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, detenzione illegale di armi, esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali, aggravati dalle modalità mafiose.

    Nessuna trattativa informale prima della formalizzazione della richiesta di uscita. I 27 leader europei riuniti in un vertice informal sulla Brexit ribadiscono la linea espressa ieri anche dal presidente della commissione Europea Jean-Claude Juncker (che oggi vedrà la premier scozzese Nicola Sturgeon) e da Angela Merkel. E premono la Gran Bretagna perchè avvii le procedure relative all’articolo 50 della Costituzione europea dopo l’esito del referendum del 23 giugno.

    Gaetano Puzzangaro, uno dei quattro killer che tesero l’agguato – il 21 settembre del 1990, in contrada Gasena ad Agrigento – al giudice Rosario Livatino, si è pentito. Il suo nome è finito fra quelli degli ultimi due testimoni che la Postulazione della causa di beatificazione sentirà prima di mandare tutti gli atti in Vaticano. Nei prossimi giorni i componenti della Postulazione andranno al carcere di Opera per incontrarlo. Un anno fa, il killer, originario di Palma di Montechiaro (Ag), aveva scritto una lettera riservata all’arcivescovo di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro. Una lettera per chiedere perdono a Dio e per aver fatto parte di quel commando omicida. Come Puzzangaro, in carcere è cambiato ed ha chiesto perdono anche un altro dei killer: Domenico Pace ossia colui che sparò il colpo di grazia dopo che il giudice Livatino, 38 anni, fuggendo cadde in una scarpata.

    Ricorso in Cassazione sulla morte di Marco Pantani. “Non chiedevamo che ci dessero ragione, chiedevamo di sapere la verità. E la verità ancora non ce l’hanno ancora detta. Per questo la nostra battaglia è tutt’altro che finita”. Con queste parole l’avvocato Antonio De Rensis e Tonina Pantani hanno risposto alla Procura di Rimini, che ha archiviato l’inchiesta bis relativa alla morte del Pirata, avvenuta il 14 febbraio 2004, stabilendo che il decesso del campione avvenne per overdose.
    Roberta Frascarelli

    In collaborazione con Agenzia Italia Stampa

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