Il Messaggero Cronaca di Roma Casini: «Dobbiamo cambiare questa città»

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    «Fare il sindaco di Roma è il lavoro più difficile che esista» dice Pier Ferdinando Casini prima di dare un’indicazione su chi quel mestiere debba farlo. E su Alfio Marchini dice: «Non è il nostro candidato. L’ho sentito dalla Annunziata, ha detto cose intelligenti. È una ricchezza per questa città che ci siano più candidature. Evitiamo che ci siano solo manovre politiche. Mi sembra importante che personalità così significative come Marchini dichiarino la loro disponibilità a servire la città». Per quel ruolo Casini un’idea ce l’avrebbe, ovvero il capogruppo del suo partito in Campidoglio Alessandro Onorato: «Sarebbe perfettamente in grado». In seguito Casini precisa che non si tratta di un’investitura ufficiale: «Mi auguro che nelle prossime ore spuntino come funghi le persone che si sentono in grado di farlo». Al di là delle scelte definitive, ancora non mature, è la seconda volta in meno di un mese che l’ex presidente della Camera fa i complimenti pubblici al suo capogruppo capitolino: il 10 novembre aveva commentato così un discorso di Onorato al palazzo dei Congressi: «Alessandro, hai parlato da candidato sindaco». L’interessato risponde così: «È una cosa che mi fa piacere, però oggi più che mai a prescindere da chi sia il candidato e dall’alleanza, la gente, e io mi vanto di starci in mezzo, chiede a gran voce soluzioni per la città». A chi gli chiede che se Roma è pronta ad avere un primo cittadino giovane (Onorato ha 32 anni), risponde: «Sto con i piedi per terra. Credo che il Paese non sia ancora pronto per una vera rivoluzione, ma noi sì». … … Francesco Olivo

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