Il Messaggero Cronaca di Roma. Negozi liberi di aprire contrarie le categorie

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    di MAURO EVANGELISTI

    Nella prima Festa dei Lavoratori in cui tutti i negozi potranno aprire, ovviamente se lo vorranno, si moltiplicano gli appelli a non alzare le serrande. Lo fa ad esempio Valter Giammaria, presidente di Confesercenti: «Chiediamo ai nostri associati di chiudere i negozi, perché non è vero che più si sta aperti e più si incassa. C’è la crisi. Noi siamo per il rispetto delle festività religiose e civili ed è assurdo che siamo gli unici in Europa a stare aperti 365 giorni all’anno. Vorremmo che a Roma e in Italia si ritornasse alle buone regole». Giovanna Marchese Bellaroto, responsabile di Cna commercio, sostiene che le aperture liberalizzate costringeranno i negozianti a sottrarre tempo alla famiglia e preannuncia un ricorso all’Autorità sulla concorrenza. Giuseppe Roscioli, presidente di Confcommercio, afferma che la liberalizzazione degli orari «va solo a favore delle grandi strutture». Dai sindacati la Filcams Cgil conferma la sua contrarietà all’apertura e preannuncia proteste in molte città, Roma compresa.
    Consumatori: sì allo shopping. In attesa di vedere oggi quanti negozi e supermercati decideranno di aprire (nei centri commerciali ci sono posizioni differenti), il Codacons si schiera invece a favore delle aperture nei giorni festivi. Dice Carlo Rienzi: «In base alle nostre stime, il 90 per cento dei cittadini si dice d’accordo sul mantenere gli esercizi aperti, e la metà di questi non esclude di poter effettuare shopping e qualche acquisto. La verità è che in un momento di forte crisi come quello attuale, con i piccoli negozi che fanno fatica ad arrivare a fine mese, occasioni come queste sono più che ghiotte. Le famiglie nei giorni di festa escono, girano per le strade, consumano fuori casa e fanno quegli acquisti che nei giorni feriali vengono solitamente rimandati». … di MAURO EVANGELISTI

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