Pozzovivo, incidente nella terza tappa del Giro

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    Domenico Pozzovivo

    Domenico Pozzovivo

    L’iron man del ciclismo. Il dolore non è tanto quello fisico: più lacerante di tutte le ferite è il rammarico di dover abbandonare la gara: “Mi fa male…lasciare il Giro. Volevo finire bene, ero nella condizione migliore della mia vita” dichiara Pozzovivo ai microfoni di Sport Mediaset dal letto dell’ospedale. Certo, a vederlo tutto tumefatto (trauma cranico e trauma facciale) Domenico Pozzovivo dà l’idea di aver dolore a tutto il corpo, eppure l’unica sofferenza di cui si lamenta è quella provocata dalla delusione sportiva.

    Il ciclista trentaduenne ha spaventato tutti durante la terza tappa del Giro d’Italia, la Genova-Sestri Levante, quando è scivolato sulla discesa di Fontana Barba Gelata e ha perso subito conoscenza. L’ennesimo colpo di sfortuna, questo, nella carriera di Domenico, dopo la frattura di tibia e perone che aveva compromesso la sua partecipazione alla Vuelta e al Mondiale dello scorso anno. La ripresa era però stata repentina e già al Giro di Catalogna Pozzovivo ha dimostrato di essere tornato competitivo vincendo la tappa di Girona davanti a Uran, Contador, Aru e Porte.

    E ancora nel Giro del Trentino il “Pozzo” si era collocato in prima posizione nella tappa di Fierozzo. Non entusiasmante invece l’esordio del Giro: nella cronosquadre registra infatti un ritardo di 48’’ e di un altro minuto dopo la caduta di Genova che gli aveva procurato anche una ferita alla gamba. Ma Domenico, da sportivo doc, ancora non si è alzato dal lettino dell’ospedale che già parla al futuro: “Penso di tornare al Giro di Svizzera e di essere competitivo”.

    Sembra non curarsi delle ferite che gli hanno sfigurato il volto, a dire il vero neanche ricorda l’incidente e lascia tutti noi esseri umani a bocca aperta: sarà forse fatto di acciaio?

    (Chiara Di Paola)

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