Roma, ipotesi salvataggio per il PalaTiziano

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    Palazzetto_dello_Sport_Roma

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    Potrebbe essere l’affidamento diretto del Palazzetto dello Sport di piazza Apodolloro l’unica soluzione praticabile per salvare l’impianto e di conseguenza la stagione delle società romane di basket e pallavolo.

    L’ipotesi è al vaglio della Commissione Sport del Comune di Roma, che oggi ha ospitato le parti in causa per tentare di trovare un rimedio alla situazione a circa un mese dall’avvio dei campionati.

    “La priorità dell’amministrazione è la trasparenza ed evitare quindi il più possibile gli affidamenti diretti – ha spiegato l’architetto Francesco Febbraro, direttore dell”Ufficio Sport del Campidoglio – ma in questo caso serve una soluzione straordinaria e il coraggio di metterla in pratica, perchè siamo di fronte a una situazione ”incasinata”.  Non ci sono molte vie di uscita al momento”.

    Stare nelle regole, infatti, significherebbe correre il rischio che il PalaTiziano “non venga affidato in gestione e che resti senza protezione e in una situazione pericolosa”, preda facile e sicura di “autodistruzione e degrado”.

    E si perderebbero anche i “400mila euro appena spesi dal Comune per l’adeguamento alle norme antincendio”. Senza contare che le società sportive romane sarebbero costrette a cercare una ”casa” in giro per la regione, peregrinando da Viterbo a Ferentino.

    La procedura prevede comunque dei paletti. L’ipotesi di arrivare a un affidamento diretto dell’impianto, “in collaborazione tra enti che hanno lo stesso obiettivo”, si potrebbe percorrere solo in via temporanea: ad esempio un anno, per avere il tempo di istituire un bando formale.

    In secondo luogo, chi sarà titolare dell’affidamento diretto dovrà garantire che anche altri soggetti usufruiscano della struttura, ovviamente previo pagamento di un canone stabilito dall’amministrazione.

    Su tutto dovrà esserci “il cappello o il benestare” di Fip e Fipav, le Federazioni di basket e pallavolo, mentre la richiesta spiegata da Febbraro suggerisce che a prendere la decisione sia l’Assemblea capitolina al posto della Giunta, “per avere un percorso più democratico”.

    A farsi avanti per chiedere la gestione dell’impianto, in condizioni precarie e con un costo stimato oltre i 200mila euro l’anno, è stata la società Eurobasket guidata da Armando Buonamici e sponsorizzata da Roma Gas & Power, ma questa novità ha riportato sul campo anche la Virtus, che ora chiede del tempo per valutare un proprio possibile impegno.

    Pochi giorni, quindi, per mettere in piedi una sorta di road map utile a esplorare le strade da percorrere e ascoltare pareri tecnici, formalizzare nero su bianco gli impegni, compilare un inventario delle attrezzature e fare la conta delle utenze attive nel Palazzetto dello Sport.

    “Se arriveremo alla gestione di un anno è perchè poi speriamo di poter ottenere il futuro bando”, ha assicurato Buonamici.

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