Roma-Lazio 2-0: Il derby è ancora giallorosso

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    Gervinho-2-0-roma

    Nel derby del record negativo di spettatori (35mila ufficiali ma le molte defezioni in Cuvra Nord e Sud fanno crollare la quota spettatore a 25mila circa) la Roma conferma la sua superiorità nel derby capitolino e si conferma per 2-0 sulla Lazio. Una partita non bellissima come ogni stracittadina che si rispetti con molti scontri a centrocampo e molti episodi dubbi. Discutibile la direzione di Tagliavento che è riuscito nell’impresa di scontentare entrambe le squadre.

    Garcia non rischia De Rossi e Florenzi dal primo minuto e si schiera con un 4-2-3-1 con Iago Falque in posizione di trequartista centrale e Vainqueur insieme a Nainggolan a centrocampo. In difesa torna Torosidis dal primo minuto sulla destra. Pioli dal canto suo non regala sorprese e si schiera con il tridente Felipe Anderson, Candreva e Djordjevic che relega Klose in panchina.

    Pronti via e la Roma va subito in vantaggio: Azione personale di Dzeko che viene atterrato da Gentiletti, pochissimi centimetri prima dell’ingresso in area di rigore. A velocità normale la sensazione del rigore è netta, ma, anche dopo numerosi replay, rimane il dubbio sulla concessione della massima punizione. Il bosniaco viene a contatto con il piede di Gentilletti pochissimi centrimenti prima della linea, ma, il seguente tocco tra le ginocchia dei due giocatori avviene sulla linea. Sul dischetto comunque si presenta lo stesso Dzeko che supera Marchetti con un piattone centrale. Il vantaggio della Roma cambia il match con la Lazio costretta a scoprirsi e regalare qualche spazio ai giallorossi. Gli uomini di Pioli sfiorano il pari in due occasioni con un bel tiro da fuori area di Felipe Andreson che si stampa sulla traversa e poi con un cross basso di Radu sul quale Djordjevic viene anticipato di un soffio da Rudiger in angolo. La Roma, fiutato il pericolo, si riprende la partita e chiude il primo tempo in crescendo andando vicina al gol con Nainngolan con bel diagonale che finisce sul palo a Marchetti battuto e  poi un paio di minuti dopo ancora con Dzeko su un bell’assist di Gervinho. La partita si scalda e Gentiletti, già ammonito, stende Gervinho in velocità: Tagliavento concede solo la punizione senza ammonire per la seconda volta il difensore dell’argentino tra le proteste dei giallorossi.

    Il secondo tempo vede lo stesso copione con la Roma che controlla e la Lazio che prova a far male ai giallorossi. Al 63’ la Roma mette al sicuro il risultato con Gervinho che, imbeccato in velocità, supera senza problemi Basta e scarica sul primo palo un tiro che supera un incerto Marchetti. Prima del secondo gol della Roma un altro episodio che fa imbufalire i giallorossi con Lulic che entra in maniera scellerata su Salah lasciandolo a terra infortunato. Per l’egiziano si tratta di una dolorosissima distorsione della caviglia destra, che lo costringe ad abbandonare il campo per Florenzi.  Per Tagliavento, invece, non ci sono i presupposti per l’espulsione ed il bosniaco rimane in campo senza neanche essere ammonito. Pioli prova a dare una scossa con gli uomini della panchina buttando prima nella mischia Klose, al posto di uno spento Djordjevic, e poi Keita per un appannato Candreva. Solo l’ex giocatore della cantera del Barcellona crea qualche problema alla retroguardia giallorossa con un paio di accelerazioni che si concludono con un nulla niente di fatto. Solo in una occasione Keita mette in mezzo un bel bel pallone sul quale Klose arriva in ritardo sparando alle stelle. La Roma controlla bene la partita fino al 96′ e si porta a casa tre punti fondamentali per rimanere incollata all’Inter capolista ad una sola lunghezza di ritardo. Una vittoria che può dare anche una svolta a livello psicologico ai giallorossi che ora hanno superato un tour de force incredibile con 7 partite decisive in appena venti giorni. Per la Lazio una sconfitta che brucia ma che conferma in parte i limiti mentale e tecnici degli uomini di Pioli, ora alla terza sconfitta di fila in campionato. I biancocelesti hanno confermato una buona abilità in avanti ma sono sembrati troppo fragili in difesa commettendo errori di “grammatica” calcistica, come nell’occasione del gol del raddoppio romanista.

    IL TABELLINO:

    ROMA: Szczesny; Torosidis, Manolas, Rüdiger, Digne; Nainggolan, Vainqueur (73′ S. Keita); Gervinho (81′ Iturbe), Salah (58′ Florenzi), Iago Falque; Dzeko.

    A disp.: De Sanctis, Castan, Gyomber, Maicon, Nura, Emerson, Uçan, Ponce, Sadiq.

    All. Garcia.

    LAZIO: Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu (67′ B. Keita); Parolo, Biglia, Lulic; Candreva (81′ Matri), Djordjevic (62′ Klose), Felipe Anderson.

    A disp.: Berisha, Hoedt, Konko, Onazi, Cataldi, Mauri, Milinkovic-Savic, Morrison, Matri, Kishna.

    All. Pioli.

    Arbitro: Tagliavento di Terni. Assistenti: Tonolini e Manganelli. IV uomo: Passeri. Assistenti di porta: Banti e Mazzoleni.

    Reti: 10′ rig. Dzeko, 63′ Gervinho.

    Note: spettatori 35.253, di cui 11.663 paganti. Ammoniti Gentiletti, Biglia, Radu (L), Vainqueur, Digne (R), Felipe Anderson (L). Recupero 1′ pt, 5′ st.

    Massimiliano Guerra

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