Lazio-Bologna, un tempo ciascuno non fa male a nessuno: 2-2

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    KLOSE

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    Primo tempo tutto del Bologna che irride la Lazio lasciandole generosamente il pallone tra i piedi per quasi tutti i 45 minuti, salvo nelle due occasioni in cui ha punito l’incolpevole Berisha con gol che Giaccherini e Destro hanno messo a segno approfittando della solita confusione della difesa biancazzurra, affidata a un Mauricio sempre scomposto e sempre fuori posto e a un Hoedt che fa quel che può, ma non sempre con grandi risultati. Konko e Radu in giornata appena sufficiente hanno a modo loro contribuito alla catastrofe. La Lazio ha avuto una netta prevalenza nel possesso del pallone, ma ancora una volta dimostrando di non saper che cosa farne.

    Nel secondo tempo la svolta, con Pioli che ha finalmente sostituito Djordjevic – chiamato dagli amici Lord Brummel, per l’obbedienza al comandamento “l’importante è non farsi notare”, cosa non proprio raccomandata a un attaccante – con Klose, un vecchietto che scatta più d’un ragazzino e che, soprattutto, sa che cosa fare quando sta in campo. E poi Lulic, un grande ritorno dopo l’infortunio, che ha preso il posto di un Parolo in giornata no, un po’ troppo spaesato in mezzo al campo. E i gol per la Lazio sono venuti proprio da loro due. Nel giro di cinque minuti, Klose si procura un rigore, con relativo rosso (forse esagerato) per Masina, e Candreva lo mette alle spalle di Mirante, un portiere che per tutto il primo tempo era in cassa integrazione, poteva starsene tranquillamente a casa, visto che nessun laziale lo aveva mai disturbato. Il secondo gol l’ha inventato ancora Klose, che ha regalato a Lulic il pallone del pareggio.

    A questo punto, con la Lazio tutta in attacco nella metà campo bolognese, con undici giocatori contro dieci, un altro al posto di Pioli avrebbe fatto entrare Felipe Anderson al posto di un inutile difensore, tra quei disoccupati della difesa laziale, per tentare il colpaccio e portare a casa tre punti. E invece no. Pioli ha fatto entrare Anderson al posto di Candreva, che c’è rimasto male, rinunciando di fatto a vincere una partita che per il Bologna appariva ormai compromessa.

    Ard

     

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