Le rubriche di RomaDailyNews - OPS - Opinioni politicamente scorrette - di Arrigo d'Armiento

Covid, da oggi si può di nuovo curarsi con l’idrossiclorochina

Più informazioni su

    Covid, da oggi si può di nuovo curarsi con l’idrossiclorochina –

    È triste quando per curarsi bisogna ricorrere a un giudice invece che a un medico, il quale non sa o non può curarti, guarirti da malattie che altri medici curano, guariscono senza troppi problemi.

    È quanto è avvenuto fortunatamente oggi, pur in gravissimo ritardo per i danni mortali avvenuti nel frattempo. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di alcuni medici contro la decisione dell’Aifa di vietare per il covid la prescrizione dell’idrossiclorochina off label (fuori etichetta), cioè per un uso non previsto dal bugiardino.

    L’Aifa, l’ente italiano di controllo dell’uso dei farmaci, si è allineata alle direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha proibito l’uso dell’idrossiclorochina per combattere il covid. Non funziona, può avere effetti collaterali anche gravi, dice l’Oms senza mostrare prove. Una decisione conseguente a un articolo di The Lancet che ne segnalava i rischi, ma che la stessa prestigiosa rivista ha pochi giorni dopo ritirato con tante imbarazzate scuse per i dati falsi riportati.

    Ma né l’Oms né l’Aifa, e neanche l’Ema (l’Aifa europea) hanno tenuto conto della novità. Per quale ragione? Non si sa, forse per non smentirsi, forse perché le grandi case farmaceutiche erano contente del divieto: l’idrossiclorochina costa pochissimo (6 euri una scatola sufficiente per due malati) e non è protetta da brevetti, ormai scaduti.

    E così il dottor Cavanna, primario dell’ospedale di Piacenza, che aveva salvato tutti i trecento pazienti curati a casa loro con l’idrossiclorochina, ha dovuto rinunciarvi lasciando al loro destino i nuovi contagiati. E con il dottor Cavanna tutti gli altri medici che avevano ottenuto gli stessi risultati in giro per l’Italia.

    Oggi, finalmente, la pronuncia del Consiglio di Stato (ordinanza 7097/2020). Per i giudici amministrativi l’idrossiclorochina può essere usata come terapia per Covid-19, previa prescrizione di un medico e comunque, come previsto dall’Aifa, senza la rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale. La III Sezione ha accolto, in sede cautelare, il ricorso di un gruppo di medici di base e ha sospeso la nota del 22 luglio del 2020 con cui l’Aifa aveva impedito ai medici di prescrivere l’Hcq al di fuori degli studi clinici autorizzati dall’Ente. “La perdurante incertezza circa l’efficacia terapeutica dell’idrossiclorochina, ammessa dalla stessa Aifa a giustificazione dell’ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati – si legge nella corposa ordinanza – non è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare l’irragionevole sospensione del suo utilizzo sul territorio nazionale da parte dei medici curanti”. E ancora: “La scelta se utilizzare o meno il farmaco, in una situazione di dubbio e di contrasto nella comunità scientifica, sulla base di dati clinici non univoci, circa la sua efficacia nel solo stadio iniziale della malattia, deve essere dunque rimessa all’autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico in scienza e coscienza”. Ovviamente ci deve essere il consenso informato del paziente, come è per tutti i farmaci, e il medico deve monitorare il progresso clinico: ma non può essere vietato.

    Da oggi l’idrossiclorochina si può prescrivere per combattere il covid. Spetta al medico, come è ovvio, decidere quando e in quali dosi usarla. Secondo i medici che hanno avuto i risultati segnalati, la dose dovrebbe essere bassa e l’uso dovrebbe avvenire nei primissimi giorni della malattia, dopo sarebbe inutile.

    Bene, e adesso vediamo se i medici di base, tutti non solo gli eroi, si decideranno a curare, immediatamente, i malati di covid a casa loro. Medici di base che ricordino di essere medici, non compilatori di ricette, come troppi sono ridotti a essere. E vedremo se il numero dei decessi diminuirà.

    Arrigo d’Armiento

    Più informazioni su