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Gualtieri deputato, chissà se si dimette da ministro

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    Gualtieri deputato, chissà se si dimette da ministro –

    Nei paesi civili, quando un parlamentare è nominato ministro, deve lasciare il seggio parlamentare. Adesso che Roberto Gualtieri (nella foto) è diventato deputato, essendo civilissimo lascerà, si spera, la carica di ministro. La decisione sarebbe accolta con grande sollievo dagli italiani.

    Però, sto Gualtieri! Eletto con il 62,2 per cento di voti, nemmeno Andreotti è mai riuscito a tanto. Sì, vabbè, il 62,2 per cento di 32.880 votanti, pari al 17,7 per cento degli aventi diritto al voto, in fondo è poca cosa.

    Le sezioni romane in cui s’è votato ieri sono rimaste deserte per ore. Nessuna coda, nessun affollamento. Non si può dire che Gualtieri, e il rivale Leo, per tacer della rivale grillina Rossella Rendina, abbiano attirato il consenso di schiere di romani.

    In tutto, Gualtieri ha incassato circa 20mila  voti. E gli bastano per diventare deputato. A quei 20mila elettori, Gualtieri dovrà rispondere della sua attività a Montecitorio.

    Il povero Andreotti nella sua lunga carriera ha dovuto tener conto delle opinioni e degli interessi delle centinaia di migliaia di elettori che lo hanno votato. Una faticata.

    Arrigo d’Armiento

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