Ho fatto tanti mestieri, non il ministro
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Ho fatto tanti mestieri, non il ministro –
Fare il ministro pare che non sia troppo difficile, visti gli esempi. Il mio primo lavoro è stato il venditore di bibite allo stadio. E’ durato solo un giorno, poi ho capito che non ero adatto (e per di più con la mia miopia non riuscivo a vedere la partita).
Non ho mai frequentato una palestra, raramente prendo un caffè al bar, luogo di perdizione. Al ristorante vado solo se sono costretto, cucino meglio io a casa mia. Lo stesso per l’albergo, che di solito mi procura una crisi d’asma per colpa della moquette o dell’aria condizionata. Al cinema non vado da quando non proiettano più film di Totò. Al teatro non vado da quando non recito più io, l’ultima volta è stato alla recita scolastica di fine anno.
Ebbene, non ci si crederebbe, ma è così: ho fatto tanti mestieri, ma non mi è mai venuto in mente di fare il ministro. E non ho mai proibito niente a nessuno, nemmeno ai miei figli, che si sono dovuti contentare dell’esempio che gli ho dato. Forse ho sbagliato tutto nella vita. (Ard)