La Lazio domina, il Cagliari si sveglia troppo tardi

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    La Lazio domina, il Cagliari si sveglia troppo tardi –

    La Lazio ha dominato la partita per almeno 80 minuti, segnando due gol, poi il Cagliari si è svegliato e ha accorciato le distanze, ma ormai era troppo tardi.

    Senza troppo impegnarsi, la Lazio ha fatto suo il primo tempo della partita di Cagliari. Biancazzurri pericolosi, cagliaritani lenti e prevedibili, con Barella non troppo in vena, impreciso. E quando Barella non gira, il Cagliari non esiste.

    E così al 31’ Luis Alberto sfrutta un passaggio di Marusic e batte Cragno, che il pallone nemmeno lo vede, coperto da troppi calciatori.

    Da ricordare il gran tiro di Badelj che al 39’ spara da 25 metri, ma Cragno riesce a deviare sulla traversa.

    Il secondo tempo somiglia al primo, con la Lazio che senza troppa fatica controlla la partita, finché al 53’ un contropiede da manuale consente a Luis Alberto di regalare un pallone a Correa che spara alle spalle di Cragno.

    Sul due a zero la Lazio, come spesso le capita, rallenta il ritmo, cerca di perdere tempo (e Proto ne paga il prezzo con un cartellino giallo), ma i padroni di casa cominciano a svegliarsi.

    Al 65’ è Lulic a creare un po’ di suspense alla porta laziale, con un calcione involontario al proprio portiere, che rimane senza fiato per un paio di minuti.

    Il gran caldo cagliaritano (30 gradi circa) si attenua e Barella ne approfitta per giocare alla Barella, mettendo un po’ paura ai difensori biancazzurri.

    Si rivede Ciro Immobile che, a 6 minuti dalla fine del tempo regolamentare sostituisce uno stanco Luis Alberto.

    Bisogna arrivare al 91’ perché il Cagliari possa mostrare di che pasta è fatto. Non si arrende mai, nonostante il netto svantaggio. Ci pensa Pavoletti. Castro, che ha da poco sostituito Joao Pedro, butta in area il pallone e Pavoletti con una perfetta capocciata lo spedisce all’incrocio dei pali, dietro le spalle di Proto.

    Con i tre punti guadagnati oggi, la Lazio rimane in corsa per un posticino in Europa. Ma ora il pensiero va a mercoledì, quando è prevista la sfida decisiva con l’Atalanta in Coppa Italia.

    Bruno Cossàr

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