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La Lazio fatica a domare il Bologna: 2-1

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    La Lazio fatica a domare il Bologna: 2-1 –

    La partita di Champions col Borussia Dortmund s’è fatta sentire sulle gambe dei laziali nella sfida col Bologna, ma la squadra di Inzaghi è riuscita, con un po’ di fatica e molto mestiere, a imbrigliare il gioco e a portare a casa i tre punti.

    All’inizio, per la verità, è stata la squadra di Mihajlovic a rendersi pericolosa davanti a Reina, che ha sostituito Strakosha meritevole di un po’ di riposo. E così, al 14’ con Svanberg i felsinei vanno in gol. Per fortuna, il Var vede un fallo precedente di Shouten ai danni di Leiva che era sfuggito a Irrati e il gol viene annullato.

    Per i biancocelesti è come una sveglia che li costringe a darsi una mossa, a non sottovalutare gli avversari, apparsi oggi piuttosto agguerriti. La carica la dà, come al solito, Luis Alberto, che prova a lanciare Marusic. Poi è Correa a regalare un bel pallone a Luis Alberto che spara su Skorupski, pronto però a tuffarsi e a deviare in angolo.

    La trama del primo tempo è questa e non cambia fino alla ripresa, con attacchi e contrattacchi continui.

    Da notare che Inzaghi è costretto al 42’ a far entrare Lazzari per Marusic e Escalante per Leiva, entrambi i centrocampisti con evidenti segnali di non farcela.

    Nel secondo tempo la Lazio mostra di avere intenzioni serie di conquistare i tre punti, con maggiori iniziative in attacco. Si arriva così al 54’ quando Luis Alberto ruba con destrezza la palla a Danilo, si libera di Svanberg e spara un tiro secco che finisce sotto la traversa.

    Lazio in vantaggio, ma il pericolo è sempre lo stesso, e cioè che i biancocelesti credano di aver già vinto la sfida. E così pochi minuti dopo i laziali tremano per una punizione di Orsolini che si stampa sulla traversa, a Reina battuto.

    Al 64’ Correa, che Inzaghi non vuole far stancare troppo, viene sostituito da Muriqi. Nel Bologna esce Palacio e entra Barrow.

    Si arriva al 76’ e la sfida sembra concludersi con un gol di Immobile. Lazzari lancia in mezzo, Muriqi di testa ci prova, il pallone finisce dalle parti di Fares che lo colpisce in rovesciata regalandolo a Ciro che lo gira di testa alle spalle di Skorupski.

    Stavolta si può dire che la partita è virtualmente finita? No, non si può dire, manca il gol dell’ex. E tutti i laziali sanno chi è l’ex più laziale della storia biancoceleste.

    Intanto, Inzaghi fa entrare Parolo al posto di Escalante e Pereira al posto di Luis Alberto. Decisione logica, sul 2-0 a pochi minuti dalla fine.

    E invece, al 91’ ecco il gol dell’ex, che spaventa un po’ i padroni di casa. Santander gira in area un pallone perfetto per dare a De Silvestri, che calcia di prima, il premio di un gol alla sua amata ex squadra.

    Bene, con un po’ di fatica, con le gambe di diversi giocatori un po’ stanche, i tre punti rimangono a Roma. La Lazio ora si prepara a due trasferte: mercoledì per la Champions sul campo del Club Brugge e nel prossimo turno di A a Torino, ospite della squadra di Giampaolo, stanca di essere il fanalino di coda.

    Bruno Cossàr

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