La Lazio gioca ogni tre giorni e oggi non ha giocato, ha perso col Verona: 1-2

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    La Lazio gioca ogni tre giorni e oggi non ha giocato, ha perso col Verona: 1-2 –

    Per giocare ogni tre giorni bisognerebbe avere una cinquantina di campioni intercambiabili. La Lazio ne ha pochi più di undici e, dopo un tour de force di un mese, oggi praticamente non ha giocato, non ce la faceva a giocare, ha solo guardato giocare il Verona, che ha vinto per 2-1 all’Olimpico.

    Il gol della bandiera l’ha firmato Caicedo, entrato da titolare, uno dei pochi laziali a rimanere lucido e attivo fino a quando Inzaghi non l’ha sostituito con Correa, lo spettro del superCorrea che conosciamo.

    Se alla stanchezza dei romani aggiungiamo una buona dose di sfortuna, il risultato si spiega anche troppo. Primo guaio al 28’ con Acerbi costretto a uscire per un problema muscolare, il sostituto è Hoedt. Il primo gol veronese è un autogol di Lazzari, che nel tentativo di cacciare via un pallone pericoloso (per modo di dire, era diretto fuori), lo ha cacciato alle spalle di Reina. Era il 45’ del primo tempo, in una partita che rimaneva equilibrata nonostante la superiorità territoriale e l’aggressività dei veneti. Faraoni con un cross lancia Di Marco che spara una cannonata diretta appena fuori ma che Lazzari sfortunatamente devìa nella porta biancoceleste.

    Due minuti dopo, Reina fa il miracolo con una uscita perfetta bloccando il tiro di Zaccagni.

    Il secondo tempo si apre mostrando la fiacca laziale, con Immobile che batte un calcio d’angolo, non la sua specialità, ma Luis Alberto non c’è all’Olimpico, e l’azione sfuma. Milinkovic Savic, francobollato da Lovato, non riesce a fare il solito Milinkovic.

    Per fortuna, Caicedo invece fa il solito Caicedo. È il 56’ quando l’ecuadoriano, su cross di Lazzari, con una acrobatica girata mancina batte inesorabilmente Silvestri. Peccato che al 64’ si fa ammonire e Inzaghi poco dopo lo sostituisce con lo spettro di Correa.

    Già che c’è, l’allenatore laziale fa uscire pure Lucas Leiva per dare gloria a Escalante, che non pare cercarla. E non la trova.

    E si arriva al 67’ quando avviene il secondo fattaccio. Radu fa un brutto, lento passaggio al proprio portiere, ma tanto lento che dà la possibilità a Tameze di superare Reina e infilare in rete. I laziali protestano per un fallo che il Var esclude. A vedere le immagini è un mezzo fallo, insomma non è un fallo. E addio tre punti.

    Reina è ammonito per proteste, Tameze viene sostituito da Favilli. Poco dopo anche Marusic si prende un giallo, stessa sorte a Magnani per un fallo su Correa. Inzaghi fa uscire Lazzari e Akpa Akpro mettendo al loro posto Fares e Pereira. Non cambia niente, le forze fresche non danno nessuno sprint a padroni di casa.

    Si gioca fino al 97’ per un mini infortunio al portiere veronese e qualche cartellino giallo mostrato dall’arbitro Abisso a Fares e a Colley.

    Il Verona con i tre punti di oggi scavalca Lazio e Roma e sente olezzo di Europa. La Lazio si prepara a un’altra sfacchinata in agenda martedì prossimo a Benevento nel derby dei grandi fratelli Inzaghi. Il Verona il giorno dopo affronterà in casa la Sampdoria. Un campionato maratona dove vince chi riesce a dosare meglio le forze.

    Bruno Cossàr

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