La Lazio di Parolo e Correa liquida il Marsiglia

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    La Lazio di Parolo e Correa liquida il Marsiglia, ma in tutti e due i gol c’è l’assist di Immobile –

    Primo tempo senza infamia e senza lode, come dice Verdone, con le squadre che fanno finta di attaccare ma temono di lasciare troppo spazio agli avversari. La Lazio è la più accorta, il Marsiglia ogni tanto prova a metterle paura, senza riuscirvi.

    Insomma, una partita nella quale regna la confusione. Laziali spesso imprecisi nei passaggi, più bravi i francesi, che però non sanno che farsene del pallone, quando si trovano di fronte al muro dei padroni di casa.

    Unica eccezione un tiraccio, per la verità ben mirato, che Strakosha respinge guadagnandosi lo stipendio.

    Insomma, la Lazio gioca poco, il Marsiglia gioca di più ma con ben scarsi risultati. Questo per tutto il tempo.

    Nel minuto di recupero arriva il colpo decisivo dei laziali. Cataldi ruba la palla a Luiz Gustavo, lancia a Immobile che con un gesto acrobatico crossa da sinistra verso il centro dove il solito Parolo, quello che ci prova sempre, di testa batte prima il palo e poi Pelè.

    Arriva il secondo tempo e arriva il secondo gol laziale. Al 10’ ancora Immobile, nella veste di assistman, regala un pallone a Correa che segna senza difficoltà il primo gol in biancazzurro.

    Passano appena cinque minuti e Parolo, che non s’accorge di chi ha alle spalle, regala la palla a Sanson che lancia Thauvin che, solo davanti a Strakosha, non può sbagliare e non sbaglia. La partita si riapre sul 2-1.

    Al 25’ Correa prova a restituire con un assist il favore a Immobile, che di testa però passa la palla a Pelè.

    Ocampos atterra il povero Marusic e osa addirittura protestare. Attento Ocampos, rischi il secondo giallo, che l’arbitro non trova in tasca e lascia correre.

    Correa s’impadronisce d’un pallone in area e lo regala a Milinkovic Savic, che ha sostituito Berisha, ma il tiro è troppo centrale.

    Milinkovic Savic ammonito al minuto 83 per fallo di mano. Poi, è lo stesso laziale a subire una reazione scomposta di Clinton Njie a un suo falletto e l’omonimo di Hillary si becca il giallo.

    Poco dopo tocca a Strootman, che pare ce l’abbia un po’ coi laziali, chissà perché, a guadagnarsi il cartellino color canarino per un fallo tattico su Milinkovic Savic.

    Nel recupero, Milinkovic Savic libera Luis Alberto, entrato per sostituire Correa consentendogli di meritarsi una buona dose di applausi, ma lo spagnolo, invece di tirare in porta, usa a Immobile la cortesia di passargli la palla, che Ciro non riesce a trasformare in rete.

    Nell’ultima azione dei marsigliesi, che non vogliono arrendersi nemmeno all’evidenza della superiorità laziale, su traversone di Lopez il povero Marusic, scambiando forse Strakosha per Pelé cerca di infilarlo, ma il portiere con uno scatto riesce a respingere di piede. A furia di masticarne, Strakosha ha evidentemente assimilato tanta di quella gomma americana da trasformarsi in una specie di Tiramolla, capace di piegarsi e allungarsi su tutti i palloni, anche quelli sparati da fuoco amico.

    Insieme all’Eintracht, la Lazio è qualificata con due giornate d’anticipo. Fra tre settimane si vola a Cipro contro l’Apollon. Sarà una gita, non uno scontro.

    Bruno Cossàr

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