La Lazio s’illude, poi l’Atalanta si sveglia e vince 3-2

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    La Lazio s’illude, poi l’Atalanta si sveglia e vince 3-2 –

    Ha cominciato bene la Lazio, sùbito in vantaggio al 5’ minuto con un’autorete di De Roon e un bel gol di Milinkovic Savic all’11’. Ma nelle gambe aveva evidentemente solo una mezz’ora e alla reazione dell’Atalanta non ha avuto la forza di opporsi.

    E così la partita è finita con la vittoria, meritata, dei bergamaschi per 3-2, con gol di Gosens, Malinovskiy e Palomino.

    C’è poco da fare, quando gli avversari arrivano sempre per primi sul pallone, un gol prima o poi arriva, seguito come le ciliegie, uno dopo l’altro.

    Un po’ di confusione all’inizio della partita, con Zapata che sbaglia da ottima posizione calciando fuori. La reazione biancoceleste è immediata: Lazzari scatta sulla destra, crossa verso Jony e De Roon intercetta girando dentro la propria porta.

    Il vantaggio mette le ali ai piedi dei romani, che all’11’ vanno ancora in rete con un gran gol di Milinkovic Savic servito splendidamente da Luis Alberto.

    Il due a zero illude i laziali, ma non mette ko i bergamaschi che prendono il controllo del campo, vanno decisi, spesso anche troppo decisi, su ogni pallone mettendo in difficoltà la squadra di Inzaghi che rallenta per cadere poi in letargo. Il lockdown ha fatto danni a Formello.

    E così al 38’ Gosens su cross da destra di Hateboer colpisce di testa punendo Strakosha che non può fare niente per fermare quel tiro perfetto.

    Il secondo tempo comincia con la stessa musica del primo. Sul campo comanda l’Atalanta, la Lazio fatica a contenere i bergamaschi che, al 66’ con Malinovskiy, gran tiro da fuori area, pareggiano meritatamente.

    Inzaghi intanto prova a svegliare i suoi sostituendo Correa, troppo stanco per continuare, con Caicedo, e Cataldi, infortunatosi, con Parolo. Stessa fiacca musichetta.

    Gritti, che sostituisce Gasperini, cambia Gosens con Castagne e Zapata con Muriel. Poi, la Lazio fa entrare Lukaku per Jony e Bastos per Radu, ma l’iniezione d’energia non porta nessun vantaggio, neanche quando André Anderson permette allo spento Luis Alberto di andare a riposare in panchina.

    Il 3-2 arriva all’80’ con Palomino, che di testa gira in rete un corner di Gomez. I tentativi di Lazzari e di Anderson si spengono sulla porta di Gollini, l’unico italiano dell’Atalanta.

    La Juventus s’allontana, adesso ha quattro punti di vantaggio, l’Atalanta e la Roma s’avvicinano. Ma c’è ancora tempo per concludere onorevolmente un campionato falsato dalla clausura.

    Bruno Cossàr

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