La vera Lazio domina il Napoli: 2-0

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    La vera Lazio domina il Napoli: 2-0 –

    Quella di oggi è la vera Lazio, una Lazio che ha avuto un po’ più di tempo per riposare, per ricaricare le batterie e adoperare tutte le energie recuperate per dominare per 90 minuti un Napoli debole in attacco, col solo Lozano a ricordarsi dove stava la porta avversaria, e con una difesa piuttosto distratta, nonostante la grande capacità di Koulibaly di intercettare quasi tutte le palle. E in quel quasi si leggono i due gran gol di Immobile e di Luis Alberto.

    Parliamone subito di questi gol, uno meglio dell’altro. Quello di Immobile è da manuale del calcio, come diceva Altafini. È il nono minuto del primo tempo quando Marusic, che oggi ha prenotato un posto da esperto balistico alla Nasa, fa partire un missile preciso al millimetro sulla testa di Ciro che si presenta puntualissimo in orbita girando di testa nell’angolo lontano della porta difesa da Ospina che cade dalle nuvole vedendo dove va a finire il pallone.

    Al 56’ il capolavoro di Luis Alberto, detto il Raffaello del calcio, uno che non sbaglia mai, nemmeno di dimenticare di irrorare la capigliatura con la brillantina Linetti. È Immobile a accorgersi dell’arrivo del collega in posizione promettente al limite dell’area; gli passa il pallone e Luis Alberto con un tiro a giro di prima intenzione circumnaviga tutto e tutti e infila nell’angolo basso alla sinistra di Ospina, che da allora si chiede come ha fatto quel pallone a passare inosservato fino laggiù nella rete.

    Il Napoli, che fino a quel momento credeva di poter recuperare il gol di Immobile, dopo quello di Luis Alberto va in tilt, non ci capisce più niente. Gattuso prova la ricetta delle sostituzioni, ma ci crede poco pure lui. Poco prima del secondo gol, sostituisce Koulibaly, semi-infortunato e piuttosto stanco, con Manolas, e fa entrare Elmas al posto dell’inconcludente Politano. Poco dopo il 2-0 prova a vedere che cosa succede facendo entrare Ghoulam al posto di Mario Rui e Lobotka al posto di Bakayoko (non in grande giornata). Poco dopo, Malcuit sostituisce l’infortunato Lozano, portato negli spogliatoi in braccio ai massaggiatori.

    Niente, non cambia niente. Aumenta il possesso palla dei partenopei, ma non l’efficacia delle loro sterili azioni.

    Nella Lazio, Muriqi prende il posto di Caicedo e poco più avanti Inzaghi fa entrare Pereira, Cataldi, Patric e Akpa Akpro al posto di Immobile (riposo premio in vista dell’incontro di mercoledì col Milan), Escalante, Luiz Felipe e Milinkovic Savic (stessa ricetta che per Ciro).

    La Lazio però non deve faticare troppo a mantenere il controllo della partita, nonostante gli attacchi velleitari dei napoletani, a cui sono mancate le invenzioni di Insigne e la forma fisica di più di un difensore.

    Mercoledì nuova prova dei romani contro il Milan. In tre giorni recupereranno le forze spese contro il Napoli? Forse, ma è lo stesso forse col quale dovranno fare i conti i milanesi di Pioli.

    Bruno Cossàr

     

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