Lazio 2 Atalanta 2, una partitona!

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    Lazio 2 Atalanta 2, una partitona! –

    Che partitona! Due squadre che meritavano di vincere tutte e due. Cosa impossibile, lo so. E per la verità i tre punti se li sarebbe guadagnati più la Lazio dell’Atalanta, che due volte, alla fine del primo e del secondo tempo, è riuscita a segnare il gol del momentaneo e del definitivo pareggio.

    Però, lasciatemelo dire: che Lazio! Dove hanno trovato i biancocelesti le forze per comandare il gioco nei novanta minuti? La formula magica l’ha elaborata Sarri o è stata soltanto il risultato di voler trasformare l’orgoglio della maglia in volontà, coraggio, prontezza da mostrare a un avversario di grande valore?

    Tutte e due le squadre avevano giocato mercoledì, la Lazio con la Fiorentina, l’Atalanta con la Sampdoria. Avevano tutto il diritto di essere stanche, invece hanno mostrato una capacità di correre, di agire con prontezza che, se l’avessero in tutte le partite, metterebbero paura al Milan e al Napoli che guidano la classifica. Staremo a vedere.

    L’unica evidente novità dei biancocelesti l’ha messa in mostra Hysaj che s’è tagliato la barba. Chissà, forse ha fatto un voto per ottenere ciò che si è visto oggi, la Lazio risorta dopo qualche partita deludente.

    Sarri ha dato fiducia a Cataldi, mandato in campo dal primo minuto al posto di uno stanco Leiva. E Cataldi ha influito, e come!, sul gioco dei romani, lui l’unico romano in campo. Porta la sua firma l’azione che ha consentito a Pedro di andare in gol al 18’. Cataldi lancia Immobile, Musso respinge e Pedro lo punisce con un prontissimo tap-in. Per l’Atalanta più che un tap-in è un tap-un, come ripete una canzone che ricorda la Grande Guerra.

    I bergamaschi ci rimangono male, non si aspettavano di andare sotto di un gol in casa loro, per di più di un gol della Lazio, considerata in crisi, a giudicare da precedenti gare.

    La reazione dei padroni di casa è veemente, non sono certo abituati a arrendersi. Ci prova Zapata, ci prova Pasalic, ci prova Zappacosta, ci prova Ilicic, ci prova Maehle, ci provano tutti, ma i romani si difendono bene, senza troppi affanni.

    Il gol arriva al 46’, nel minuto di recupero. Marusic non riesce a fermare l’irresistibile Zapata che supera il difensore e spara col destro una cannonata che Reina non ha modo di bloccare. Un gol molto bello, una beffa all’ultimo secondo del primo tempo. E sarà anche all’ultimo secondo del secondo tempo che i bergamaschi segneranno il secondo gol del definitivo pareggio.

    Un secondo tempo equilibrato come il primo, con tentativi di Freuler, di Zapata, di Zappacosta, di Ilicic, di Malinovski subentrato a Pasalic, a cui rispondono Pedro e Immobile, con assist di Milinkovic Savic. Finché al 74’ arriva di nuovo il vantaggio della Lazio. Pedro ruba palla a De Roon e la regala a Basic, entrato da pochi minuti al posto di un grande Luis Alberto. Basic vede Immobile in ottima posizione, gli dà un pallone d’oro che Ciro generosamente offre in dono a Musso, lanciandola direttamente dietro le sue spalle. Chissà perché, Musso non ha molto apprezzato il regalo.

    È il 77’ quando Sarri, forse convinto che il vantaggio sia ormai definitivo, fa riposare Cataldi, in giornata ispirata, mettendo al suo posto il mastino Lucas Leiva. E fa entrare Raul Moro al posto dello stanco Felipe Anderson. Ma la partita non è finita.

    I bergamaschi continuano a attaccare con Maehle, con Koopmeiners, con una punizione di Freulers sventata da Milinkovic Savic. Immobile in ripartenza lancia Raul Moro, ma Musso non gli dà il lasciapassare.

    Gasperini fa entrare Piccoli per Zappacosta, Malinovski ci prova con una punizione che punisce solo la curva saltando la difesa laziale. Zapata lancia Muriel che tira fuori di poco.

    È l’86’ quando Sarri, sempre più convinto che la partita è finita, fa uscire Immobile sostituendolo con Muriqi. Pedro ci prova di nuovo, Piccoli spara sull’esterno della rete.

    Cominciano i quattro minuti di recupero con Reina che viene ammonito da Guida per perdita di tempo. Vero, Reina s’era inchinato a prendere un rotolo di scotch che un gentile spettatore bergamasco voleva regalargli gettandoglielo addosso, ma Guida non ha capito, nemmeno quando il portiere gli ha mostrato il corpo del reato. Per fortuna della Lazio, Guida non ha poi ammonito per la seconda volta Reina quando è stato colpito sulla testa da una monetina. I bergamaschi, si sa, sono molto generosi con gli ospiti, sempre pronti a lanciargli oggettini poco graditi.

    E arriva l’ultimo secondo del recupero. De Roon, ancora lui, infila Reina girandogli il pallone che Malinovski gli ha passato con un perfetto cross.

    Finisce con un pareggio giusto, anche se la Lazio mastica amaro, è difficile non essere delusi con due punti persi all’ultimo secondo d’una partita che sembrava vinta.

    Nel prossimo turno l’Atalanta ha in programma una gita a Cagliari, mentre Sarri dovrà affrontare la Salernitana in un incontro tutto casereccio.

    Bruno Cossàr

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