Lazio, ancora una vittoria in extremis: 2-1 al Brescia

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    Lazio, ancora una vittoria in extremis: 2-1 al Brescia –

    Alla fine, al 91’, la Lazio è riuscita a domare l’indomabile Brescia di Balotelli. Ancora una vittoria in quella che ormai è per tutti la “zona Lazio” non più la zona Cesarini. Vediamo come Inzaghi ha oggi portato a casa i preziosi tre punti.

    Comincia male per la Lazio. È Balotelli al 18’ a infilare il pallone alle spalle di Strakosha. La difesa laziale, imbambolata, fa a Balo il favore di lasciarlo solo consentendo al Brescia di andare in vantaggio.

    Poco prima, l’arbitro Manganiello non aveva convalidato un gol di Caicedo pescato in fuorigioco.

    Lazio senza Lucas Leiva e senza Luis Alberto è in difficoltà contro una squadra in netta ripresa che vuole uscire dalla zona retrocessione.

    Il Brescia perde tempo, blocca la reazione biancoceleste. Balotelli protesta per cori razzisti provenienti dai tifosi ospiti. Lo speaker dello stadio avverte che il gioco sarà sospeso se i cori continueranno. Tre o quattro minuti persi.

    Il Brescia si chiude in difesa, la Lazio va all’arrembaggio con Correa, Lazzari, Lulic, Caicedo, Immobile.

    E arriva il rigore per la Lazio. L’ammonito Cistana al 42’ abbraccia Caicedo e lo butta a terra. Rigore sacrosanto e Manganiello espelle Cistana per doppio giallo. Tira Immobile e non perdona Joronen: 1-1.

    Anche Tonali si guadagna un cartellino giallo per proteste. Torregrossa esce sostituito da Mangraviti.

    Manganiello ferma Caicedo con una punizione non giustificata: è Sabelli che ostruisce Caicedo e entrambi finiscono a terra. L’arbitro poi concede un solo minuto di recupero, dimenticando di aver sospeso il gioco per tre minuti. Mah!

    Il secondo tempo si apre con Viviani che sostituisce Spalek nel Brescia. Balotelli si guadagna un giallo con un intervento piuttosto brutto, quasi da rosso, su Radu, colpito alla caviglia.

    Il Brescia pensa a difendersi e ogni tanto prova a infastidire la difesa laziale. Ci prova Balotelli, poi Tonali dà una palla d’oro a Bisoli, ma Strakosha para senza troppi problemi. Radu poco dopo si guadagna un giallo – trattenuta su Bisoli – imitato poco dopo da Parolo per un fallo su Tonali. Parolo è diffidato, salterà la prossima partita.

    Un giallo anche a Bisoli. Nella Lazio Jony e Cataldi sostituiscono i due ammoniti Radu e Parolo.

    Manganiello fa onore al suo nome e mostra un giallo ingiustificato a Jony che aveva messo la palla sulla bandierina per battere un calcio d’angolo che non era stato fischiato.

    Poi è il turno di Cataldi a beccarsi il solito giallo per un fallo su Sabelli. Manganiello è severo, forse troppo, ma non se la sente di ammonire per la seconda volta Balotelli, che non smette mai di protestare.

    Al 75’ quasi gol di Correa, Joronen blocca terra. Al 77’ Anderson sostituisce Lulic. Inzaghi punta ai tiri da fuori di Anderson per forare la saracinesca bresciana, con tutti i locali, compreso Balotelli, a protezione di Joronen.

    Semprini sostituisce Tonali, che nonostante l’ammonizione, continua con i suoi falli a impensierire Lanna (Corini è in tribuna squalificato).

    Continuano i tuffi a terra dei bresciani per guadagnare tempo. Manganiello fischia sempre.

    E un giallo se lo guadagna anche Chancellor per aver atterrato Milinkovic Savic.

    E arriva il gol di Immobile al 91’, zona Lazio. È Caicedo a passare la palla gol a Immobile che non sbaglia, di destro batte Joronen.

    Finalmente il fischio di Manganiello sancisce la vittoria in extremis della Lazio. Con questa Lazio non ce n’è per nessuno, nemmeno per un Brescia in grande ripresa, che non merita la posizione che ha in coda alla classifica.

    Bruno Cossàr

     

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