Lazio, decima vittoria. Immobile liquida il Napoli

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    Lazio, decima vittoria. Immobile liquida il Napoli –

    E dieci! Decima vittoria consecutiva per la Lazio di Inzaghi. E ancora una vittoria in “zona Lazio” con un gol di Immobile favorito da una papera di Ospina a pochi minuti dal fischio finale.

    Una partita equilibrata, con squadre dal gioco simile, come se gli allenatori si fossero copiati l’un l’altro, con improvvisi arrembaggi da una parte all’altra dell’Olimpico.

    Nel primo tempo ha prevalso il gioco della Lazio, col Napoli impegnato quasi solo a difendersi. Ma niente gol. Nel secondo tempo è stato il Napoli a occupare prevalentemente la metà campo avversaria, senza però impensierire troppo Strakosha, che raramente ha dovuto interrompere l’opera di assidua masticazione della gomma americana per tuffarsi a difesa della sua porta.

    Il bravo Strakosha, per nulla impensierito dai tiracci alle stelle di Allen, è intervenuto come un kamikaze respingendo tutti i palloni che gli hanno sparato addosso e, quando non ha potuto fermarli o cacciarli via, si è fatto aiutare dal suo amico di legno, il palo alla sua sinistra, che ha respinto quello che sembrava un gol fatto.

    Poi, ha funzionato la legge del calcio, quella che prevede, in base a una libera interpretazione della legge di Archimede, che a un gol sbagliato dagli avversari ne scaturisca di lì a poco uno nella porta giusta.

    All’82’ l’azione decisiva. Contropiede di Immobile, la palla va sui piedi di Ospina che tenta una specie di dribbling di sua invenzione, che si trasforma in una clamorosa papera. Ospina cade a terra, Ciro recupera il pallone, spara a porta vuota e Di Lorenzo, vice-portiere avventizio e improvvisato, prova a respingere finendo di deviare in rete. Il gol va attribuito a Immobile, visto che la vana azione del difensore avviene sulla linea della porta, forse qualche millimetro dentro.

    È ancora una volta la “zona Lazio” una squadra che ha imparato da tempo che le partite durano novanta minuti, e i più importanti sono gli ultimi. E quando l’avversario di turno crede di aver messo nel carniere il pareggio, gli fa lo sgarbo del gol decisivo.

    Scudetto? Lasciamo stare. La Lazio gioca una partita per volta, pensando al presente, non al futuro. Forse è proprio per questo che è arrivata dove è stasera. Ma domani, senza confessarlo, tutti i laziali faranno il tifo per la Roma.

    Bruno Cossàr

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