Lazio, il pari si chiama Ciro, 1-1 a Dortmund

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    Lazio, il pari si chiama Ciro, 1-1 a Dortmund –

    Altro che il figlio di Sandra Milo, il Ciro più evocato dai laziali si chiama Immobile. Ancora lui, ancora un suo rigore ha permesso ai romani di agguantare un pareggio che nel primo tempo sembrava irraggiungibile. E col pareggio un punto essenziale per passare il turno della Champions League nello scontro diretto col Club Brugge, col pari che premierebbe la squadra di Inzaghi.

    Una partita equilibrata, un tempo ciascuno non fa male a nessuno. Il primo dominato dal Borussia Dortmund, il secondo tutto colorato di biancoceleste.

    Giocare ogni tre giorni non è facile per nessuno e la Lazio non ha una panchina abbastanza lunga e sufficientemente agguerrita. Ma dove non arriva l’energia dei muscoli affaticati, arriva quella dell’orgoglio, della voglia di vincere, di non arrendersi.

    Il primo tempo mostra un Borussia più deciso a dominare la partita e una Lazio impegnata a difendersi con tutte le forze residue. Ma non appare in balìa dei tedeschi, anzi reagisce con azioni piuttosto concrete, sfruttando i lanci di Luis Alberto, e le intrusioni di Correa e Immobile nell’area avversaria.

    I tedeschi attaccano, attaccano, ma il pallone non impensierisce Reina, che poche volte deve intervenire.

    Tutto bene, dunque, fino al 44’ quando, su passaggio di Hazard, Guerreiro beffa Reina con un tiro rasoterra. Bene, se Guerreiro all’ultimo minuto del primo tempo punisce la Lazio, ci penserà Caicedo (ancora non in campo) a vendicare l’affronto a fine gara.

    E invece no, il compito se lo assume Immobile, oggi in giornata da scarpa d’oro, con un rigore perfetto al 67’. Milinkovic Savic viene abbattuto in area da Shultz appena entrato in campo al posto di Guerreiro. L’arbitro non se ne accorge – lo scontro è avvenuto pochi centimetri dentro l’area – ma viene avvertito dal segnalinee e indica il dischetto.

    Per Ciro è un gioco infilare il pallone alla destra del portiere che si butta a sinistra. Un tiro forte e preciso, come Ciro ha abituato i tifosi a vedere.

    Al 70’ Inzaghi, che pensa sempre anche alla partita successiva in campionato, fa uscire Fares che lascia il posto a Lazzari e manda a riposare anche Leiva e Correa sostituendoli con Akpa Akpro e con Pereira. Dieci minuti dopo, stesso favore agli stanchi Milinkovic Savic e Luis Alberto, sostituiti da Caicedo e Escalante.

    I nuovi entrati danno nuovo vigore agli assalti biancocelesti, con Immobile che sfrutta un cross di Lazzari per cannoneggiare verso il solito angolino destro Burki, che riesce però con una manata a deviare in angolo. Ci riprova Pereira, ma Burki si salva ancora schiaffeggiando la palla.

    Con questo pareggio, il Dortmund, al primo posto del girone, è qualificato. La Lazio ha ancora un ostacolo da superare, il Club Brugge, contro il quale basta un pareggio per la qualificazione. Sarebbe però gradita dai tifosi romani anche una bella vittoria.

    Bruno Cossàr

     

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