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L’ultimo oltraggio al dottor De Donno

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    L’ultimo oltraggio al dottor De Donno –

    Wikipedia ha riscritto da capo la scheda sul dottor Giuseppe de Donno e l’ha rimessa in rete dopo aver eliminato nei giorni scorsi la versione precedente. Ne esce un ritratto di De Donno e della sua terapia col plasma iperimmune diversa, molto diversa dalla verità.

    Nella nuova scheda si citano studi di università straniere che hanno dato risultati totalmente negativi. Certo, risultati negativi. Ma come in tutti gli studi e le sperimentazioni governate da big pharma, gli studi sono stati evidentemente condotti con regole diverse da quelle adottate da De Donno.

    Solo così si spiega che De Donno col plasma iperimmune ha salvato tutti i malati da lui curati, mentre negli studi universitari pilotati il plasma iperimmune non ha salvato nessuno.

    Il meccanismo è lo stesso usato nella sperimentazione della multiterapia Di Bella. Il professore di Modena aveva consegnato agli sperimentatori il protocollo da seguire, e gli sperimentatori hanno fatto tutto il contrario.

    Stessa cosa con l’idrossiclorochina, che con il dottor Cavanna e altri ha salvato tutti i pazienti curati in casa nei primi giorni di infezione, mentre gli sperimentatori ospedalieri l’hanno usata, addirittura in dosi da cavallo, soltanto su malati terminali, cosa che Cavanna aveva raccomandato di non fare. Strano, l’idrossiclorochina con Cavanna salvava tutti i malati trattati in casa, con i medici ospedalieri non salvava nessuno. Dipendeva evidentemente dalle mani di chi la usava.

    Insomma, chi ha problemi di salute, interroghi il medico e, prima di accettare le sue cure, accerti che non sia nel libro paga di big pharma o di strutture, ospedali, cliniche, aziende sanitarie locali, controllate dagli uomini d’onore in qualche modo legati a essa.

    Arrigo d’Armiento

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