Pareggio nel derby, ma poteva andare peggio

Roma – Un buon punto in un derby sofferto per la Roma di Fonseca, al termine di una partita dai due volti da parte dei giallorossi in cui la Lazio ha giocato più da squadra creando numerose palle goal.

Primo tempo tutto sommato positivo per la Roma, con gli 11 in campo ben posizionati e pronti a partire in contropiede per provare a far male alla difesa biancoceleste. Buona la compattezza e la velocità con cui si è ribaltata l’azione da difensiva a offensiva in più di un’occasione, discreto anche l’atteggiamento del pacchetto arretrato, fatta eccezione per un paio di situazioni in cui due imbucate centrali per poco non hanno permesso a Immobile e Luis Alberto di arrivare al bersaglio grosso. Non molte le occasioni create, sintomo che comunque bisogna lavorare per migliorare negli ultimi 15 metri. Un po’ di sfortuna nei due pali colpiti.

Ripresa nettamente insufficiente, con una Roma schiacciata dal gioco laziale e costantemente in affanno, costretta a rintanarsi in più di un’occasione nella propria area di rigore. Squadra più stanca, più lunga e meno lucida quando si trattava di ripartire in contropiede, con molti errori nell’ultimo passaggio. In affanno anche la difesa, costretta più volte a spazzare lontano il pallone per evitare pericoli maggiori e sempre in difficoltà nel gestire le folate offensive del trio Immobile-Correa-Luis Alberto. Pessima la gestione del pallone da parte di Kolarov in occasione del pareggio biancoceleste.

Molto buona la prestazione di Zaniolo, sempre presente in fase difensiva e pericoloso in fase offensiva, con due pali colpiti. Buona la prova di Dzeko, che si è fatto in quattro per creare azioni da rete e nel tenere il pallone per far salire i compagni. Kluivert propositivo ma irritante, sempre un dribbling di troppo e un atteggiamento un po’ da giocoliere. Under un fantasma, mai realmente in partita. Fazio-Mancini da rivedere, Kolarov croce e delizia.

Da evidenziare anche la fortuna che ha accompagnato la Roma in questo derby, visti i quattro pali colpiti e le innumerevoli occasioni create dalla Lazio. Era pronosticabile soffrire contro una squadra rodata come quella di Inzaghi, che da quattro anni gioca allo stesso modo, l’importante sarà adesso lavorare al meglio per trovare la quadratura migliore e per esaltare al meglio le qualità dei singoli e del gruppo.

Andrea Trupiano