Roma forza 10: a Bologna decide Dzeko all’ultimo secondo, espulso Mancini
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Roma – Vince la Roma e allunga a 3 la striscia positiva tra campionato e coppa, ma che finale thrilling al Dall’Ara di Bologna. I giallorossi tornano a casa con 3 punti pesantissimi arrivati sul suono della campanella, quando le squadre stavano per far ritorno negli spogliatoi. A deciderla è un colpo di testa a firma Edin Dzeko, bravo a sfruttare l’ultimo pallone utile crossato sul suo cuoio capelluto da Lorenzo Pellegrini.
Fonseca lascia a sorpresa Zaniolo in panchina e punta ancora una volta su Kluivert esterno destro, con Pellegrini confermato trequartista e Mkhitaryan nuovamente dall’inizio. Primo tempo parecchio contratto sulla falsa riga di Roma-Istanbul di Europa League, con ambedue le compagini intente più a studiarsi che non a provare ad affondare il colpo. Stavolta, però, non c’è Caiçara a sbloccare il risultato prima dell’intervallo come 3 giorni fa.
Ma è la ripresa che regalerà le emozioni più vibranti. Il primo sussulto arriva al 2° minuto di gioco, quando Pellegrini conquista una velenosa punizione al limitare dell’area di rigore avversaria. Sul pallone, nemmeno a dirlo, si presenta Aleksandar Kolarov, già in gol su calcio piazzato contro Genoa e Lazio. Il mancino del serbo non tradisce nemmeno stavolta, lasciando impietrito l’ex Skorupski che altro non può fare se non osservare la traiettoria di un pallone imparabile.
La reazione dei padroni di casa è però veemente. Nemmeno 5 giri di orologio più tardi e l’arbitro Pairetto assegna un calcio di rigore assai discutibile per fallo dello stesso Kolarov su Sansone. Dalle immagini TV sembra eloquente l’anticipo sulla sfera del terzino, prima di falciare l’attaccante felsineo. Dal dischetto va lo stesso Sansone, freddo a spiazzare Pau Lopez e riportare immediatamente le sorti della disputa in completo equilibrio.
Il morale ritrovato e rigenerato dalla parità spinge ora l’inerzia del match a favore dei rossoblù, fermati solamente da un monumentale Paul Lopez autore di una parata miracolosa su tiro a botta sicura di Soriano.
Da qui in avanti sarà il festival dei cartellini gialli, tra cui quello che più avanti determinerà l’espulsione di Mancini. Prima però c’è tempo per reclamare un tocco di mano in area emiliana, con presunto tocco di braccio non ravvisato da Pairetto e non corretto dal VAR.
Al 39esimo altro giallo a Mancini e doccia anticipata per il centrale di difesa, autore del fallo da ultimo uomo su Rodrigo Santander.
Gli ultimi 5 minuti sono in apnea per gli uomini di Fonseca, irritati per un arbitraggio severo e per un pareggio che saprebbe di beffa. Ma quando tutti si aspettano l’epilogo, ecco salire in cattedra Veretout, abile a trovare libero sulla destra Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista romanista crossa al centro il pallone “dell’Ave o Maria”, e Dzeko ringrazia schiacciando al 93esimo la palla del sorpasso decisivo.
La Roma sbanca Bologna in 10 uomini, ottiene la terza vittoria in 10 giorni e può cominciare a preparare con entusiasmo rinnovato l’infrasettimanale contro l’Atalanta di mercoledì prossimo.
Massimiliano Sciarra