Una Roma che inizia a prendere forma

Un mercato che dopo una fase di stallo iniziale, dopo la classica fase delle cessioni per sistemare il bilancio, sta iniziando ad entrare nel vivo. Non è arrivato nessun nome altisonante, non è stato preso nessun giovane di belle speranze, almeno per il momento Petrachi ha voluto prendere giocatori provenienti da club italiani, che quindi sanno già cosa fare e cosa non fare in Serie A, unica eccezione Pau Lopez.

Spinazzola può garantire un’ottima scelta per il ruolo di terzino sinistro, formando con Kolarov una coppia che sa abbinare una buona fase difensiva ad una grande propensione all’attacco. L’ex esterno della Juve è molto versatile da questo punto di vista, potendo ricoprire non solo il ruolo di terzino sinistro, ma anche quello di esterno di centrocampo su entrambe le fasce e quello di centrocampista centrale, preferibilmente in un centrocampo a cinque nel ruolo di intermedio. Molto poche le reti segnate a dir la verità, ma molto buono il numero di assist messo a referto: otto in 63 presenze con l’Atalanta. Importante l’investimento fatto su di lui, con ben 29,5 milioni messi a bilancio.

Fresco di firma sul contratto è Gianluca Mancini, ultimo arrivato in casa giallorossa. Formula del prestito a 2 milioni con obbligo di riscatto a 13 e bonus fino ad un massimo di 8 milioni. Difensore forte fisicamente e dotato di una buona agilità, forte nelle palle alte e bravo ad impostare l’azione da dietro.  Si fa sentire anche in zona offensiva, con ben cinque reti messe a segno nella stagione passata. È ancora molto giovane (classe ’96), ma ha già acquisito una discreta esperienza in una Atalanta che nelle ultime due stagioni ha lottato per obiettivi importanti. Non può comunque considerarsi il sostituto di Manolas, sia per esperienza nazionale ed internazionale che per qualità tecniche in mezzo al campo. Se messo al fianco di un centrale più esperto, avrà modo di esprimere al meglio le sue qualità e di crescere ulteriormente.

Altro innesto dal campionato nostrano è quello di Diawara, arrivato a Roma nell’operazione che ha portato Manolas al Napoli. Il guineano, classe ’97, esprime al meglio le sue qualità giocando da mediano davanti alla difesa, ruolo attraverso il quale riesce ad avere una visione d’insieme del campo e di conseguenza a gestire al meglio l’impostazione della manovra offensiva, smistando i palloni sugli esterni, alleggerendo il gioco quando necessario e non disdegnando la verticalizzazione rasoterra verso gli attaccanti o il lancio alto a scavalcare il centrocampo avversario. Deve ancora crescere e maturare calcisticamente parlando, ma è stata una esplicita richiesta di Fonseca, che ha visto in lui il giusto interprete per il suo tipo di calcio.

Pau Lopez è l’unico al momento, tra gli acquisti fatti, a provenire da un campionato straniero, precisamente da quello spagnolo. È l’incognita più grande del mercato fin qui fatto, è quello che meno si conosce dal punto di vista tecnico. Fin qui in carriera ha avuto modo di farsi notare per la sua reattività tra i pali e per la sua bravura con i piedi, motivo per cui Fonseca ha raccomandato il suo acquisto. Deve ancora migliorare nella fase aerea e nell’uscita dalla porta, ma le qualità ci sono e l’età ancora giovane gli permette di avere un ampio margine di crescita, con la speranza che sotto il controllo del preparatore dei portieri Savorani possa imparare il più possibile ed essere al meglio per l’inizio del campionato. 23,5 i milioni spesi per portarlo a Roma.

Non è finito qua il mercato della Roma, tante ancora le operazioni da fare sia in entrata che in uscita, per consegnare a mister Fonseca una squadra su misura per il suo credo calcistico. Petrachi è al lavoro per portare Veretout a Roma, con un milione circa che balla tra domanda e offerta e l’accordo col giocatore da perfezionare, si sta provando a convincere Higuain a vestire il giallorosso, ma in ogni caso un attaccante di peso arriverà per sostituire il partente Dzeko.

Andrea Trupiano