Guerra in Ucraina, a rischio centrali atomiche e depositi di scorie

Più informazioni su

Generico marzo 2022
L’Ucraina dispone di quattro centrali nucleari attualmente attive. Si tratta di impianti ad acqua pressurizzata che utilizzano tecnologia russa (Rosatom VVER1100) a Chmel’nyc’kyj, Rivne, Pivdennoukraïns’ka e Zaporižžja.
Il fatto, in uno scenario di guerra, è abbastanza positivo perché i russi saprebbero garantirne la continuità operativa in caso di conquista militare.
Il rischio è quello di un incidente provocato dai combattimenti e dalla fuga del personale.
Si tratta in ogni caso di reattori intrinsecamente più sicuri dei modelli che usano la grafite come moderatore (gli RBMK di Chernobyl per esempio).
Altra questione è il ciclo delle scorie (il combustibile esausto in primis) che vengono stoccate in loco e poi trasferite in siti temporanei (cinquant’anni) vicino alle principali città.
Mentre è ipotizzabile che persino i russi si astengano da combattimenti vicino alle centrali, il rischio che qualche missile vagante finisca in un deposito di scorie radioattive esiste ed è molto concreto.
In realtà è notizia di ieri che un simile rischio sarebbe stato già molto vicino a concretizzarsi.
La popolazione civile è esposta anche a questo genere di pericolo che potrebbe interessare comunque paesi limitrofi, Russia inclusa.
E questo forse spiega perché i Russi stiano combattendo “con il freno a mano tirato” oltre alla valutazione effettuata dal Cremlino (puramente opportunistica) di non voler colpire eccessivamente un popolo ritenuto “fratello” e che potrebbe opporre una resistenza partigiana senza fine in un paese grande il doppio dell’Italia e più della Francia.

Più informazioni su