ANGI: umanesimo 4.0, l’uomo come algoritmo principale del sistema digitale. Racconto di Riccardo Pilat

Riccardo Pilat, Consulente Public Affairs & Communication e Policy Advisor, nonché membro del comitato scientifico ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, compie una riflessione sull’umanesimo 4.0, una didascalia che abbiamo sentito tante volte dai tempi dell’ex Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia al Premier Giuseppe Conte, una tematica anche più volte ripresa all’interno delle istituzioni vaticane, che pone l’uomo come algoritmo principale del sistema digitale.

Riccardo Pilat

Questo concetto pone una serie di problemi che vanno valutati anche in base a questo preciso momento storico, specialmente in questa fase di ripresa dalla pandemia generale, una serie di valori che comportano riflessioni su varie tematiche tra cui quelle del riconoscimento di titoli, sia di lavoro che universitari,  a livello internazionale e non solo locale, quello delle problematiche poste da normative che in questo momento si limitano soltanto a determinare la privacy quando invece il rapporto dell’uomo con il digitale va posto all’interno di un sistema molto più complesso di norme che tutelino l’uomo da tutti i punti di vista.

Tra le tematiche più importanti appunto, c’è quella di porre l’uomo al centro di questo sistema digitale, come algoritmo principale del sistema, con tutta una serie di conseguenze interconnesse che vanno considerate atteso anche questo particolare momento storico, per risolvere e procedere con maggiore sicurezza in questo ambiente nuovo.

Riccardo Pilat ringrazia infine ANGI e il Presidente Gabriele Ferrieri per questo momento di approfondimento e aggiornamento comune delle attività e saluta con entusiasmo tutto il comitato scientifico, con il quale si stanno portando avanti importanti progetti sull’innovazione, augurando infine ai giovani innovatori di canalizzare le proprie energie per infondere nelle aziende una nuova visione, incentrata in primis sulla cura della comunicazione.