Camera Nazionale Avvocati Relazioni Familiari. Festa dei Nonni 2020: a che punto siamo con i diritti degli anziani post pandemia

Il sapore amaro della commemorazione dei nostri anziani: non possiamo dimenticare quanto hanno subito a livello sanitario a causa della pandemia da coronavirus.
I nonni sono cinta di trasmissione del “lessico familiare” della cultura familiare, snodo per la costruzione dell’identità delle persone di età minore. Possono assicurare e dispensare cura, affetto, tenerezza insegnando le cose che non ci sono più alla luce di quelle che ci sono ancora, costruendo così nel rapporto con i nipotini il necessario ponte tra passato, presente e futuro che fa di ogni essere umano non un punto sospeso nel nulla ma un protagonista della storia.

I nonni rappresentano anche un sostegno concreto per le giovani famiglie: si occupano dei nipotini, e aiutano anche economicamente con le loro pensioni o con il loro lavoro (talvolta entrambi): secondo Passi d’argento 1 su 3 rappresenta un aiuto fondamentale per i familiari (fonte: Sorveglianza Passi d’Argento coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) – 2016/2019).

Oggi, 2 ottobre 2020, nel ricordare i nonni come insostituibile risorsa affettiva, e non solo, delle nostre famiglie: è doveroso ricordare quanti ci hanno lasciato a causa della pandemia di Coronavirus, ma anche pensare a chi invece c’è e lotta insieme ai propri figli e nipoti in questo momento di profonda crisi economica e sociale, sostenendoli ed aiutandoli.

Dobbiamo promuovere riforme che tengano conto in modo sistematico della condizione degli anziani e della loro crescente fragilità e vulnerabilità.

CAMMINO – Camera Nazionale degli Avvocati per le persone, le relazioni familiari e i minorenni in periodo di lockdown ha pubblicato un decalogo che riassume la propria attività rivolta alla salvaguardia dei nostri anziani: https://www.cammino.org/wp-content/uploads/2020/03/DECALOGO-ANZIANI-COVID-19.pdf.pdf

Il decalogo già riportava quanto confermano oggi le ultime ricerche dell’Istituto superiore di sanità riguardo la solitudine degli anziani, perché molti ospitati in RSA invece che nelle proprie famiglie. Nel decalogo inoltre si evidenzia l’importanza dell’utilizzo delle nuove tecnologie come una delle soluzioni a questo problema.

Poi i nipoti crescono e i nonni, o gli anziani in generale spesso vivono soli, isolati, senza contatti con altre persone, neppure telefonici; i più fortunati se non altro “economicamente” posso usufruire della compagnia di badanti che, spesso ottime persone, parlano però una diversa lingua, provengono da Paesi e culture diverse ed è difficile costruire per l’anziano, di per sé più rigido, una relazione effettiva.

Tenendo però conto che molti anziani, per il loro pregresso lavorativo, non hanno dimestichezza con questi strumenti, che quindi vi sono nuove barriere multimediali che debbono essere considerate ai fini del loro superamento e che, comunque, la relazione multimediale non può sostituire, per i soggetti vulnerabili in particolare, come sono le persone di età minore da una parte e quelle di terza e quarta età, la relazione fisica che si esprime nella tenerezza insostituibile dell’abbraccio.