Castrum Novum: altri ritrovamenti

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    La breve campagna di ricerca sul sito archeologico di Castrum Novum si sta per concludere. Svolta dal Museo Civico in collaborazione con la West Boemian University e il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite.

    I risultati  sono stati molto positivi. E’ stata accertata in forma definitiva la presenza di un insediamento dell’età del bronzo, esteso nell’area in seguito occupata dalla città romana, sul leggero rilievo che domina il mare.

    Le ricerche hanno permesso il ritrovamento nell’antica colonia romana di alcuni frammenti del suo tessuto edilizio e topografico. Chiarita la presenza di una grande e profonda cisterna per l’acqua, intravista lo scorso anno e soprattutto di un possibile impianto termale del primo o secondo secolo dopo Cristo, posto a ridosso delle mura difensive.

    Messi in opera pannelli didattici e di presentazione del progetto, coinvolti nella valorizzazione del sito gli studenti del Liceo Scientifico Galileo Galilei di S. Marinella.

    Come leggiamo dalle pagine della Provincia di Civitavecchia: «Un enorme grazie ai tanti studenti di archeologia italiani e boemi tra i quali due venuti dal lontano Kirghizistan – dice l’archeologo Flavio Enei – nonché ai benemeriti volontari per i beni culturali del Gatc.

    Grazie alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti che supervisiona le attività, agli amici e ai cittadini che ci sostengono anche solo con semplici parole di stima e incoraggiamento. Grazie ai tanti giornalisti che hanno scritto di noi e a Centro Mare Radio che ha realizzato le riprese con il drone.

    Il progetto di ricerca italo-francese e ora anche boemo, procede verso la prossima campagna di settembre in cui vedremo impegnati sul campo anche i ricercatori delle università di Amiens e di Lille”.

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