C’ERA UNA VOLTA ROMA… “Angelo della Notte”

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    Gli angeli nei luoghi sacri sono intermediari tra Dio e l’uomo, sono messaggeri, custodi e protettori dell’anima del defunto. Ci troviamo nel campo santo del Verano in via Tiburtina, ad ammirare l’Angelo della Notte, splendida opera realizzata da Giulio Monteverde.

    Scultore italiano, Monteverde fu uno dei più rappresentativi artisti del gusto dell’Italia borghese il quale ha saputo dimostrare una forte capacità d’adeguamento ai tempi ed alle novità linguistiche.

    L’Angelo si trova seduto su un sepolcro, ed è vestito con un’aderente tunica decorata da stelle attraverso la quale è possibile ammirare i muscoli ben definiti del ragazzo.

    Le ali sono ripiegate verso l’interno mentre la mano sorregge il capo rivolto al cielo con un volto malinconico e pensieroso contornato da una cascata di riccioli, donando all’opera una sensazione di perfetto realismo in richiamo di ispirazioni romantiche.

    A suoi piedi una scritta: “L’arte da lui amata si rispecchiasse in questi marmi e lo confortasse anche nel sepolcro”.

    Commissionato sei anni dopo, l’Angelo ha rispecchiato totalmente la richiesta del committente divenendo parte integrante del luogo sacro di sepoltura di Primo Zonca.

    Luogo di silenzio e memoria, arte e storia, il Verano non è un semplice cimitero, ma un pilastro di Roma che custodisce il ricordo facendone opera d’arte.

    I capolavori artistici presenti in ogni angolo al suo interno, per la maggior parte sconosciuti, sembravo volerci raccontare una storia.. mai narrata fino alla fine.

    Tra scorci d’arte e luoghi ricchi di storia, vi diamo appuntamento alla prossima settimana con un altro capitolo della nostra C’era una volta Roma..

     

     Isabella Alboini

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