Commento di Fabrizio Cicchitto al discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Napolitano

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    «Il discorso di fine anno del presidente Napolitano è in primo luogo un genuino esercizio intellettuale di analisi, di riflessione, di indicazioni che lo colloca su una dimensione non suscettibile di strumentalizzazioni di alcun tipo. Nella riflessione del Presidente è molto forte la percezione che viviamo in una condizione di imprevedibilità determinata da una globalizzazione che sta rimettendo in discussione tutto, equilibri precostituiti, strutture produttive,livelli di reddito,relazioni industriali». Lo afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera commentando il discorso di Napolitano. «L’Italia – prosegue – si muove in questo contesto così difficile, appesantita da un debito pubblico che va ad ogni costo smontato. È del tutto condivisibile l’indicazione positiva, contenuta nel messaggio presidenziale che a fronte di una politica di rigore se si vuole fare è indispensabile concentrare le risorse scarse sul terreno della ricerca della formazione dell’università dei beni culturali:è questo l’unico terreno nel quale è possibile offrire una prospettiva per il futuro ai giovani ai quali peraltro nessuno potrà più assicurare un posto fisso. Da questo ricordo ricaviamo comunque la valutazione che affronteremo le scadenze assai impegnative che ci aspettano con un Presidente della Repubblica che certamente ha un proprio retroterra politico e culturale ma che, diversamente da alcuni suoi predecessori, è al di sopra delle parti. E ciò è una garanzia per tutti»

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