Genio, precursore o folle? La storia di Elon Musk

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    Tutti quanti ormai siamo a conoscenza delle capacità e del genio di Elon Musk, fondatore di PayPal e Tesla, due dei più importanti marchi presenti oggi sul mercato.
    Ma come si è formato questo straordinario personaggio e quali sono stati i passi che lo hanno portato al successo?
    La vita del miliardario visionario è ricca di successi e progetti che hanno rivoluzionato il mondo della tecnologia, e che in qualche maniera influenzeranno anche il nostro futuro.

    Gli esordi di Elon Musk

    La carriera di Elon Musk inizia davvero molto presto, quando all’età di 10 anni inizia a studiare come programmatore, spinto dalla passione per la console Commodore, allora in voga tra i giovani. Difatti due anni dopo sviluppa il suo primo videogioco, dal titolo Blaster, che poi venderà ad una rivista specializzata di pc per la modica cifra di 500 dollari.
    All’età di 24 anni, mentre frequentava l’università, emergono le sue doti imprenditoriali. Difatti il giovane Elon affitterà una stanza per dieci persone, trasformandola in un nightclub.
    Il suo sogno di imprenditore continua subito dopo gli studi, quando fonda l’azienda Zip2, che si occupava all’epoca di fornire software di assistenza per aziende e giornali. Venderà poi Zip2 alla Compaq solamente quattro anni dopo, per la cifra di 307 milioni. Grazie al ricavato della vendità acquista una società che prende il nome di PayPal, e che tutt’ora rappresenta un marchio di qualità e successo a livello mondiale.
    PayPal viene ceduta ad Ebay nel 2002, che ne acquista tutti i diritti pagando la modica cifra di 1,5 miliardi di dollari.

    SolaCity, Tesla e SpaceX

    La vera notorietà di Elon però arriva con la creazione di tre società, grazie ai ricavi ottenuti dalla vendita di PayPal. La mente visionaria del multiliardario lo porta a vedere oltre, prospettando per il genere umano pericoli imminenti per la sua sopravvivenza.
    Il primo progetto, SolarCity, si occupa di energia rinnovabile, fornendo soluzioni per la produzione e l’immagazzinamento dell’energia solare, attraverso l’uilizzo di sistemi fotovoltaici.
    Tesla è invece il marchio di auto fondate da Musk, con l’intendo di abbattere tutte le barriere nocive prodotte dai gas di scarico, producendo quindi delle vetture ecologiche alimentate a batteria.
    Mentre il terzo progetto, e forse quello più emozionante ed avvincente, è SpaceX, in cui Elon Musk ripone le sue speranze e sogni per riuscire a portare l’umanità in una nuova era, riuscendo a colonizzare altri pianeti e creare così un sistema multiplanetario. Il suo punto di partenza è Marte, che sembra proprio essere il luogo ideale per la salvezza del genere umano, dove creare una colonia da cui ricominciare nel caso sulla Terra le cose non funzionino più come dovrebbero.

    L’intelligenza artificiale un pericolo per l’umanità

    Le nuove tecnologie e lo sviluppo di intelligenze artificiali da parte delle grandi aziende, sono portate avanti per tentativi ed errori. Elon Musk da visionario e precursore quale è, ha fin da subito intravisto i pericoli di questo modo di agire, esternando la sua preoccupazione che la ricerca di un’intelligenza artificiale forte, creata con i presupposti sbagliati, potrebbere creare più danni che benefici. Soprattutto se messa nelle mani di governi autoritari o aziende private prive di scrupoli.
    Ecco quindi che in ottica di intelligenza artificiale Elon Musk crea OpenAi, un’organizzazione no-profit con lo scopo di creare un’AI alternativa, altrettanto forte ma a disposizione di tutti, ma soprattutto regolamentata e al servizio dei cittadini.

    Successi ed insuccessi la visione di Elon Musk

    Sebbene Elon Musk abbia una mente che viaggia più veloce e lontano rispetto a quella della maggior parte delle persone, e le sue imprese siano dettate da una voglia infinita di migliorare la condizione umana, molti dei suoi progetti hanno visto ritardi ed imprevisti durante il percorso.
    Questo però non ha scoraggiato il filantropo, che con pazienza e dedizione è riuscito a portare a termine uno dei suoi primi traguardi, inviando nello spazio la sua Tesla Roadster con la missione Falcon Heavy, un gesto che simboleggia speranza per un futuro migliore.

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