Lupe del poker

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    Il mondo del poker viene considerato a volte come un ambiente prettamente maschile. Se ci si limita a guardare ai numeri, infatti, le donne che scelgono la strada da giocatori professioniste sono in numero nettamente inferiore rispetto a quello dei loro colleghi maschi. Tuttavia, molte cose stanno cambiando nell’ambiente. Sempre più donne si avvicinano al tavolo verde e raggiungono i vertici delle classifiche internazionali del gioco.   

           
    Basta fare pochissimi nomi per capire la caratura delle più grandi campionesse femminili di poker dei nostri giorni. Una su tutti, Vanessa Selbst, (nella foto) nata a New York, plurilaureata giocatrice di poker, ha vinto ben 3 braccialetti, 2 final table nelle WSOP (World Series Of Poker), 2 North American Poker Tour ed un Partouche Poker Tour, ottenendo dalle sue vittorie circa 10 milioni di dollari. Dagli Stati Uniti d’America viene anche Kathy Liebert, nota anche con il nome di “poker kat”, che con un braccialetto WSOP e un final table nella stessa competizione si è aggiudicata in totale più di 6 milioni di dollari. Il fenomeno è mondiale, di certo non solo americano. Anche nel nostro paese sempre più giocatrici di poker si stanno affermando con successo, ottenendo grandi riconoscimenti a livello internazionali.

     

    Photo by Pokernews

    Si possono portare altri esempi come Carla Solinas, Cecilia Pescaglini, Irene Baroni, Giorgia Tabet, Sabina Hiatullah, Rosa Pancino, Angela Del Re, Tania Scremin e Luana Spadaro.

    In questo contesto anche la città di Roma è riuscita a distinguersi, vantando campionesse non indifferenti, come Francesca Pacini. Francesca si è avvicinata al mondo del gioco in veste di croupier. Una volta dentro il casinò si è appassionata moltissimo al gioco, spiccando per il suo talento, affermandosi in templi del gioco come Malta, Las Vegas, Sanremo e Saint Vincent.

    Altra giocatrice di altissimo livello è Irene Baroni, la quale vanta un percorso piuttosto particolare. Irene nasce infatti come giocatrice e insegnante di bridge. Proprio per insegnare il gioco del bridge si trasferisce a Roma dal 2007 e qui si avvicina al mondo del poker. Diventa in breve tempo una delle campionesse del Texas hold’em femminile, una delle punte di diamante dell’European Poker Tour di PokerStars, si piazza al secondo posto al Ladies Event e mette a segno un gran colpo al side event al Poker EM Nation Cup di Baden. Germano Martucci, l’allora allenatore in campo del Team Pro ha dichiarato alla stampa: “Il poker è uno sport e Irene è una numero uno, essendo stata in precedenza campionessa di Bridge e portavoce dell’Italia alle Olimpiadi di Pechino. Avevamo bisogno di una presenza femminile nel nostro team e lei rappresentava in assoluto la nostra prima scelta”. Nel 2013 Irene ha lasciato il poker professionale per tornare alla sua antica passone per il bridge. Nel 2016 si è riacceso l’entusiasmo per il poker ed è stata reclutata da iFullCommerce, ottenendo buoni risultati.

    Altre due pokeriste romane hanno fatto parlare dei loro successi, specie per la loro partecipazione alla prima edizione del poker talent show “La Casa degli Assi”. Le due giovani capitoline sono Jackelin Amado (nella foto) e Marika Cicchinelli. Il reality vedeva la sfida di 12 concorrenti 24 ore su 24 sotto l’occhio della telecamera. Jackelin ha saputo far buon tesoro degli insegnamenti dei coach de La Casa, ottenendo buoni piazzamenti anche una volta fuori dal programma televisivo.

    “Amadojack”, questo il suo nickname, si definisce una ragazza determinata, paziente e solida. Si è avvicinata al gioco facendo la hostess per un sito di poker. Presa dall’interesse ha continuato su questa strada guadagnandosi il trionfo ad un Sunday Warm Up e una bel gioco durante l’Italian Poker Tour 6 di San Remo. Grande la sua vittoria al Last Longer su Ercole Consoli.


    Le ragazze del poker romano hanno lasciato il segno.

     

     

     

     

     

     

     

     

    Photo by PokerStars

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