Ostia, ladri entrano a viso scoperto in banca

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    Sono entrati a viso scoperto, muovendosi tranquillamente all’interno della banca come dei normali correntisti senza preoccuparsi di essere filmati dalle telecamere del circuito interno o di lasciare impronte digitali. È stato grazie a questo atteggiamento che il dirigente del Commissariato Lido di Roma Antonio Franco ha definito «inconsueto per dei criminali» che i tre uomini che il 14 luglio 2009 avevano rapinato ad Ostia l’agenzia di Viale della Marina del Monte dei Paschi di Siena portando via circa 500 euro in contanti, sono stati identificati e arrestati. Il primo ad essere tratto in arresto a metà dicembre 2009 è stato R. B., cittadino italiano di 36 anni, che durante la rapina aveva commesso l’errore di lasciare parte dell’impronta della mano sulla porta di entrata dell’Istituto di Credito. Gli altri due rapinatori, M. N. italiano di 31 anni e V.M. italiano di 19 anni sono stati identificati utilizzando i filmati della banca attraverso rilievi antropometrici e comparazione fisionomica che ha dimostrato la totale compatibilità tra i soggetti ripresi dalle telecamere e i due uomini, noti pregiudicati romani con precedenti specifici per rapine effettuate nella Capitale. Successivamente sono state monitorate le loro amicizie scoprendo che erano soliti frequentare per loschi affari il primo arrestato, pregiudicato anche lui, formando la cosiddetta «paranza». Stante i gravi indizi di colpevolezza e vista la loro pericolosità sociale valutata dal curriculum criminale, il Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare che in questi giorni è stata notificata in carcere ai due soggetti che nel frattempo si trovavano già in cella per altri delitti commessi. Gli investigatori del Commissariato Lido di Roma, stanno continuando ad indagare su altre tre, quattro rapine commesse nell’estate del 2009 dove si presume il coinvolgimento delle stesse tre persone.

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